Thailandia, la leggenda della principessa che ha vegliato sui giovani

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La grotta in Thailandia
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Secondo un antropologo il fantasma di una giovane suicida sarebbe il "guardiano" di Tham Luang

Conclusa con un lieto fine la vicenda dei ragazzi intrappolati in una grotta in Thailandia, emerge la storia di una principessa che avrebbe vegliato su di loro nella caverna. Secondo una leggenda popolare raccontata da un antropologo, lo spirito di una giovane morta suicida avrebbe fatto compagnia ai 12 calciatori e al loro allenatore. (CHI SONO I GIOVANI RIMASTI BLOCCATI 18 GIORNI)

La leggenda

Come tutte grotte della zona, ricorda sul blog The Conversation l'antropologo dell' università di Princeton Andrew Alan Johnson, anche questa è accompagnata da una serie di miti e leggende sulle "forze spirituali" che la impregnano, addomesticate da preghiere e offerte. Letteralmente Tham Luang Nang Non, questo il nome della caverna, vuol dire "la grotta della ragazza adagiata". La ragazza in questione è una principessa, che, secondo la leggenda, rimase incinta di un cittadino comune e fuggì con lui. Alla morte del compagno la donna, che ora è lo spirito guardiano del luogo, si suicidò con un coltello: il suo corpo sarebbe diventato il monte Doi Nang Non e il suo sangue il fiume Mae Nam Mae Sai. Secondo la leggenda, chi visita la caverna deve adorare lo spirito per evitare di essere inghiottito. (IL PERCORSO CHE HA PORTATO I GIOVANI ALLA SALVEZZA)

Gli altri miti popolari

Questo tipo di miti, ricorda l'esperto, è comune a tutte le caverne della zona. C'è ad esempio, poco più a sud, la grotta di Nang Non, il cui spirito guardiano sarebbe quello di un nobile attirato nella caverna da una bellissima donna e poi ucciso. "Le caverne sono posti pieni di forza, ma anche di pericoli. Questi luoghi spesso hanno dei rituali annuali per assicurare che gli spiriti siano benevoli per i villaggi" racconta Johnson. "Gli spiriti hanno un aspetto feroce, e d'altra parte regnano su un mondo inospitale che deve essere addomesticato prima di diventare utilizzabile dagli uomini. Proprio questa consapevolezza del pericolo si traduce nei riti che si tengono nella regione", precisa l'antropologo. Ad alimentare i miti c'è anche il fatto che nel nord della Thailandia si incontrano tre religioni: "C'è la fede nel potere di particolari posti o persone, il rispetto per gli insegnamenti buddisti, e un modello di potere spirituale basato sulle tradizioni Hindu più antiche", sottolinea Johnson.

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