Open Arms a Barcellona con 60 migranti: "360 morti per chiusura porti"

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L'arrivo della Open Arms a Barcellona (Foto Ansa)

L'imbarcazione ha attraccato nel porto spagnolo dopo il rifiuto delle autorità di Italia e Malta. "Moriranno più persone nei prossimi giorni", è l'allarme del fondatore della Ong Oscar Camps. Il capo missione Anabel Montes: il blocco degli scali ci lascia impotenti

La nave della Ong Proactiva Open Arms ha attraccato a Barcellona con 60 migranti salvati a bordo, dopo il rifiuto delle autorità di Malta e Italia di accogliere l'imbarcazione nei propri porti. E il fondatore della Ong Oscar Camps lancia l'allarme: "Non abbiamo salvato 60 persone, ne abbiamo lasciate morire 360 e ne moriranno di più nei prossimi giorni", ha affermato. "Oggi sono molto triste perché non siamo stati in grado di salvare altre vite", ha aggiunto. La nave di Open Arms è arrivata al porto di Barcellona nella mattinata di oggi, 4 luglio, e per accoglierla la Croce Rossa spagnola, il comune di Barcellona e le autorità catalane hanno allestito un dispositivo simile a quello previsto per l'arrivo dell'Aquarius il mese scorso a Valencia. I migranti - 50 uomini, 5 donne e 5 minori - dopo lo sbarco sono stati trasferiti nei centri di accoglienza previsti dal comune di Barcellona (LO SPECIALE MIGRANTI).

Open Arms: chiusura dei porti italiani "ci lascia in una situazione di impotenza"

Dopo l'arrivo a Barcellona i vertici di Open Arms hanno espresso il loro disappunto per la decisione delle autorità italiane di non accogliere l’imbarcazione dell'Ong. La capo missione Anabel Montes ha detto all’agenzia spagnola Efe che la decisione italiana di chiudere i porti "ci lascia in una situazione di impotenza". Montes ha contestato che la presenza delle navi delle Ong produca un "effetto chiamata". "Questa gente fuggiva già prima che ci fossero le nostre navi" ha affermato. Il fondatore di Open Arms Oscar Camps ha poi detto di "non avere messaggi" per il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini con il quale ha avuto scambi polemici negli ultimi giorni, perché "è quello che vorrebbe".

Il fondatore di Open Arms: Toninelli disobbedisca a Salvini

Nella conferenza stampa tenuta dopo l'arrivo della ammiraglia della Ong catalana nel porto di Barcellona con 60 migranti a bordo, Camps ha detto di avere invece un messaggio "per il ministro dei Trasporti italiano, responsabile della Guardia Costiera, per ricordargli che se deve rispettare il diritto marittimo internazionale a volte bisogna disobbedire ad alcuni ordini, come quelli del ministro dell'Interno". Citando Roma e Napoli, Camps ha aggiunto che "ci sono città in Italia in favore di quello che facciamo", "non tutte sono d'accordo con un discorso xenofobo, o pensano come il governo".

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