Istanbul, Gay Pride vietato: sparati proiettili plastica contro corteo

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La polizia durante un corteo Lgbt a Istanbul (Archivio Getty Images)
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La polizia in assetto antisommossa si è opposta a una trentina di manifestanti che hanno deciso di sfilare nella zona di piazza Taksim nonostante lo stop delle autorità. Dal 2015 le autorità spiegano il no all’evento con presunti motivi di sicurezza

La polizia turca, che da ore era schierata in assetto antisommossa, ha sparato alcuni proiettili di plastica contro una trentina di manifestanti della comunità Lgbt che hanno deciso di sfidare il divieto, imposto dalle autorità, al corteo del Gay Pride a Istanbul.

Il divieto per motivi di sicurezza

A denunciare le azioni della polizia sono stati gli organizzatori dell'evento, che in mattinata avevano annunciato con un tweet che avrebbero sfilato nella zona di piazza Taksim affermando che il governatore ha vietato il corteo “illegalmente” per il quarto anno consecutivo e che il bando viola la loro libertà di riunirsi. Dal 2015, infatti, le autorità giustificano il divieto con motivi di sicurezza, anche se in precedenza il Gay Pride si è svolto per un decennio dal 2003. Sebbene l'omosessualità non sia illegale in Turchia, le persone della comunità Lgbt sono comunque vittime di discriminazioni e crimini d'odio.

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