Vivere e lavorare all'estero? Da Hong Kong a Tokyo, le città più care
MondoMercer ha stilato la classifica annuale con i luoghi più cari dove vivere da impiegati all'estero: 4 sono in Asia e solo uno in Europa
Vivere e lavorare all'estero per un periodo di tempo limitato può essere una prospettiva interessante, ma è un piano che spesso si scontra con costi della vita esorbitanti. Tenendo come paragone il costo della vita di New York City, la società di consulenza Mercer ha stilato la classifica annuale delle città più care al mondo dove vivere da "expat". Al primo posto c'è Hong Kong.
Il podio
Hong Kong ha spodestato Luanda dal gradino più alto della classifica, diventando la città più costosa per gli "expat". Con questo termine si definiscono le persone temporaneamente o definitivamente residenti in un paese diverso da quello di provenienza. Con poco suolo edificabile a disposizione, i costi delle case sono alti e tendono a crescere ancora. Segue Tokyo, che passa dal terzo al secondo posto nonostante la debolezza dello yen nei confronti del dollaro. Zurigo è l'unica città del continente europeo a rientrare nelle prime 5 posizioni. Grazie alla sua importanza strategica nel mondo finanziario, si afferma come una delle città più costose al mondo. Qui il costo di un hamburger standard può arrivare a 14 dollari, più o meno il doppio di quanto lo si paga a Londra.
Fuori dal podio
Al quarto posto si piazza Singapore, da sempre tra le città più costose del mondo, la terza solo in Asia. A stabilire questo status anche solo i prezzi dei beni di consumo come jeans e gasolio. Seul si piazza al quinto posto: qui una tazza di caffè servita al tavolo può arrivare a costare anche 10 dollari. Appena fuori dalle prime cinque posizioni, c'è Luanda, Angola: la ex numero uno si è piazzata infatti al sesto posto. Seguono Shanghai, Cina, N'Djamena, Chad e Pechino, Cina.