Vertice Ue su migranti, nuova bozza: intesa su fondi e schema sbarchi

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Dopo il summit informale a Bruxelles e in vista del Consiglio europeo di fine mese sul tema dei flussi migratori, emerge un nuovo documento. Previste misure contro movimenti secondari e disincentivi per chi vuole imbarcarsi

Mentre il ministro dell'Interno Salvini è tornato dalla sua missione in Libia e poche ore dopo il summit informale a 16 di domenica a Bruxelles, è emersa una nuova bozza delle conclusioni del Consiglio europeo di fine mese (28 e 29 giugno), dedicato al tema migranti (LO SPECIALE). Si parla di un’intesa per fondi ad Africa e Turchia, misure contro movimenti secondari, schemi di sbarco con Paesi terzi.

I fondi per Africa e Turchia

La bozza, pubblicata dall’Ansa che ne ha preso visione, recita: “Il Consiglio europeo dà il benvenuto all'accordo raggiunto per il finanziamento" della seconda tranche da tre miliardi "per i profughi in Turchia" ed il "Fondo fiduciario per l'Africa". L'Italia nelle passate settimane aveva insistito con la Commissione proprio sulle risorse perché ce ne fossero a sufficienza per il Fondo fiduciario per l’Africa. Fonti diplomatiche fanno sapere che l'Italia non ha ancora tolto la riserva per il finanziamento della seconda tranche dell'accordo Ue-Turchia. Questo, spiegano, perché non sono state ancora ricevute sufficienti garanzie per la disponibilità delle risorse necessarie per il Fondo fiduciario per l'Africa. La riserva sarà sciolta solo quando si otterrà la piena garanzia della disponibilità degli Stati Membri dell'Ue al finanziamento del Fondo Africa, indispensabile per la gestione dei flussi migratori sulla rotta del Mediterraneo Centrale.

Su Dublino si prende tempo

Sulla riforma del "Regolamento di Dublino è necessario trovare l'unanimità basata su un equilibrio tra responsabilità e solidarietà. La presidenza di turno austriaca entrante è invitata a continuare col lavoro”, spiega la bozza in cui non si prevedono scadenze per raggiungere un accordo sui vari tasselli che compongono la riforma del Sistema comune d'asilo. La Commissione Ue aveva suggerito la fine dell'anno per la revisione del regolamento di Dublino e per le procedure sull'Asilo. La bozza, al momento, si limita a rinviare il lavoro sulla riforma del regolamento di Dublino alla presidenza di turno austriaca, senza tuttavia prevedere termini.

Ue promette vicinanza all'Italia

La bozza continua annunciando che "per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo centrale, gli sforzi per fermare i trafficanti che operano dalla Libia o da altri luoghi devono essere intensificati. L'Ue continuerà ad essere al fianco dell'Italia e degli altri Paesi in prima linea. Rafforzerà il suo sostegno alla Guardia costiera libica, alle comunità costiere e meridionali, così come la cooperazione con gli altri Paesi di origine e transito”.

Misure contro movimenti secondari 

Secondo la bozza emersa "i movimenti secondari dei richiedenti asilo tra Stati membri rischiano di mettere in pericolo l'integrità del Sistema comune europeo d'asilo e quello di Schengen. Gli Stati membri devono prevedere tutte le misure legislative e amministrative necessarie per contrastare tali movimenti, e cooperare gli uni con gli altri a questo fine”. Inoltre si è arrivati alla conclusione che "per smantellare il modello di business dei trafficanti occorre eliminare l'incentivo ad imbarcarsi. Questo richiede un nuovo approccio agli sbarchi di quanti sono soccorsi nei salvataggi. Il Consiglio europeo sostiene lo sviluppo del concetto di piattaforme di sbarco regionali, in stretta collaborazione con i Paesi terzi, così come Unhcr e Oim".

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