Igor il russo, i selfie con la pistola prima degli omicidi in Spagna

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Uno dei selfie di Igor latitante in Spagna

Foto e video sono stati trovati dagli inquirenti spagnoli nella Go-Pro di Norbert Feher, accusato di due omicidi in Italia e di altri tre in Spagna prima di essere arrestato. Così il serbo ha documentato la sua latitanza durata 8 mesi, prima della cattura

Un selfie con la pistola, usata poi per uccidere tre persone a El Ventorillo, in Spagna. Uno con le dita a formare una V, segno di vittoria. Un altro ancora sorridente, con in testa un berretto da pescatore o da "gringo". E ancora: foto che lo ritraggono vestito in mimetica o con un passamontagna calato sul volto. E sullo sfondo la bicicletta usata per spostarsi. Protagonista degli autoscatti è Norbert Feher, il vero nome di Igor il russo, accusato di cinque omicidi tra Italia e Spagna e detenuto dallo scorso dicembre nel penitenziario di Zuera, a Saragozza. Le immagini sono state pubblicate dalla testata spagnola La Comarca ed erano contenute insieme ad alcuni video nella Go-Pro del serbo, sequestrata dalla Guardia civil la notte dell'arresto nelle campagne di Teruel lo scorso 15 dicembre. Così Norbert Feher ha documentato la sua latitanza lunga otto mesi, terminata 200 giorni dopo il primo delitto compiuto in Italia (LE TAPPE).

I selfie prima degli omicidi

Gli scatti e le registrazioni video - che testimoniano il percorso da latitante di Norbert-Igor fino alla cattura - sono stati realizzati dal killer prima di fare fuoco a El Ventorillo, dove ha ucciso due poliziotti, Victor Romero e Victor Caballero, e un allevatore, José Luis Iranzo. Nella maggior parte delle foto l'uomo tiene in mano la pistola rubata a una guardia giurata di Consandolo, nel Ferrarese, il 30 marzo del 2017: è la stessa arma che è stata usata per uccidere il barista Davide Fabbri a Riccardina di Budrio, l'1 aprile 2017, e la guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggiore, l'8 aprile. Nelle foto Feher appare sorridente: in alcune posa con un berretto da pescatore, in altre con un cappello da “gringo”, in altre ancora con occhiali da sole. In un autoscatto si punta la pistola alla tempia. Sullo sfondo, ora terre bruciate dal sole ora un bosco, si vedono la bicicletta utilizzata per spostarsi e il sacco a pelo usato per riposare durante la sua latitanza in Spagna.

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