Il 41enne delfino di Alvaro Uribe ha battuto il candidato del centrosinistra Gustavo Petro. Alla base della sua vittoria la proposta di modifica dell'intesa raggiunta nel 2016 con le Farc
Con il voto di domenica 17 giugno i colombiani hanno eletto il nuovo presidente: è Ivan Duque, candidato del centrodestra, che ha ottenuto circa il 54% delle preferenze.
I risultati
Il suo avversario, l'ex guerrigliero delle Farc Gustavo Petro, candidato del centrosinistra, si è fermato a poco meno del 42%. Duque, ex senatore di 41 anni del Centro democratico, ha ottenuto 10.282.849 voti, mentre il suo avversario 58enne del movimento Colombia Humana si è fermato a 7.971.459. Le schede bianche sono state il 4,2%. Al primo turno, lo scorso 27 maggio, Duque aveva otenuto il 39,14% delle preferenze, contro il il 25,08% di Petro. Il vincitore succede con un mandato di quattro anni al presidente uscente, Juan Manuel Santos. Quest'ultimo, al potere dal 2010, non poteva presentarsi per un terzo mandato consecutivo.
Il possibile nuovo accordo con le Farc
Delfino dell'ex presidente Alvaro Uribe, Duque è il più giovane presidente della storia della Colombia. A sostenerlo nella sua campagna i conservatori, i partiti cattolici, gli evangelici e l'ultra destra. Come scrive il quotidiano “El Tiempo”, i punti principali della sua campagna sono stati sicurezza, giustizia e lotta anticorruzione. Ma il 41enne deve la sua vittoria in particolare alla proposta di riscrivere l'accordo di pace con i guerriglieri delle Farc firmato nel 2016 da Santos, che per questo motivo ottenne il Nobel per la pace: l'elettorato, infatti, non avrebbe apprezzato le concessioni ottenute dai ribelli con il raggiungimento dell'intesa, che pose fine a un conflitto che in 52 anni ha causato circa 260mila morti, 83mila dispersi e 7,4 milioni di profughi.