Svezia: ergastolo all’attentatore che uccise 5 persone con un camion

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Il camion che trasportava birra utilizzato da Rakhmat Akilov per compiere l'attentato (Getty Images)
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Il cittadino uzbeko, che si trovava a Stoccolma nelle vesti di richiedente asilo, è stato condannato per i reati di omicidio e tentato omicidio con finalità terroristiche. L’uomo durante il dibattimento ha dichiarato di aver ricevuto l’ordine dall’Isis

Rakhmat Akilov, l’attentatore di 40 anni che lo scorso 7 aprile 2017 ha ucciso cinque persone a Stoccolma travolgendole con un camion, è stato condannato all’ergastolo per i reati di omicidio e tentato omicidio con finalità terroristiche. La corte penale della capitale svedese lo ha considerato colpevole anche del reato di tentato omicidio avendo messo in pericolo la vita delle altre 119 persone che si trovavano sulla via pedonale al momento dell'attacco.

Il mandante è l’Isis

Akilov è un cittadino uzbeko e si trovava in Svezia nelle vesti di richiedente asilo. Subito dopo l’arresto e durante il processo ha dichiarato di aver agito allo scopo di punire il Paese scandinavo per la sua adesione alla coalizione anti Isis. In questi anni la Svezia ha preso parte a missioni internazionali di mantenimento della pace in Mali, Afghanistan, Iraq e Kosovo. Con la sentenza emessa il 7 giugno termina il processo iniziato lo scorso gennaio, nel quale Akilov era stato incriminato per omicidio e tentato omicidio legato al terrorismo. Durante il dibattimento l’uomo ha ammesso di aver ricevuto l'ordine di compiere l'operazione da rappresentanti del "Califfato islamico", anche se l'Isis non ha mai rivendicato l'attacco.

L’attentato

L’attentato avvenne introno alle 15 di pomeriggio, quando Akilov, dopo aver rubato un camion che trasportava birra fuori da un ristorante nel centro di Stoccolma, si diresse su una strada pedonale travolgendo i passanti. La corsa del veicolo terminò nella vetrina di un grande supermercato, da dove Akilov era fuggito a piedi. La fuga durò solo qualche ora: lo stesso 7 aprile la polizia svedese riusciì a rintracciarlo fuori da una stazione di servizio in un sobborgo della capitale. Nell’attacco rimasero 14 persone e persero la vita tre donne svedesi, tra cui una bambina che avrebbe compiuto 12 anni questo giovedì, una donna britannica e una belga.

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