Francia, primo sì del Parlamento al divieto dei cellulari a scuola

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L'assemblea francese ha votato, per ora solo in prima lettura, la proposta di legge che punta al "divieto effettivo" degli smartphone nelle scuole e nei licei a partire dall'anno prossimo. Ecco cosa succede negli altri Stati

Niente più cellulari nelle scuole francesi: telefonini e smartphone saranno ammessi solo per i docenti. L'assemblea nazionale francese ha infatti votato, per ora solo in prima lettura, una proposta di legge che punta al "divieto effettivo" dei telefoni portatili nelle scuole e nei licei a partire dall'anno prossimo.

Una misura promessa in campagna elettorale da Macron

La misura, che era stata promessa dal presidente Emmanuel Macron nella campagna elettorale, è stata presentata come "un segnale per la società". La proposta ha ottenuto i voti di Le Republique en Marche (LREM) di Macron e i centristi di MoDemo, oltre ai liberali di UDI-Agir. Tutti gli altri gruppi hanno parlato di provvedimento "inutile", "ipocrita" e "operazione di comunicazione". Se arriverà il via libera definitivo, saranno vietati il telefono cellulare e qualsiasi altro mezzo di comunicazione elettronica (compresi tablet e computer, con l'unica eccezione di quando siano utilizzati a scopo didattico o espressamente autorizzati). L'opposizione ha criticato la legge come superficiale e strumentale, dal momento che in Francia le scuole già vietano l'uso dei cellulari durante le lezioni ed hanno la possibilità di applicare in maniere autonoma restrizioni più ampie.

Il decalogo del Miur in Italia 

Mentre la Francia va verso il divieto assoluto dei telefonini a scuola, l’ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli ha aperto alla possibilità di usare i telefonini durante le lezioni. Ne era nato un acceso dibattito, sfociato in un decalogo che il Miur ha deciso di stilare e diffondere per disciplinare l'uso dei dispositivi mobili a scuola.

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