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Russiagate, Giuliani: Trump “vuole essere sentito” da Mueller

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L’avvocato del presidente Usa, in un’intervista alla Cnn, definisce l’indagine un'orribile perversione di giustizia. Sulle polemiche sulla grazia: il tycoon ha tutto il potere di concedersela, ma non lo farà. Accuse a Manafort: avrebbe tentato di corrompere testimoni

Il presidente americano Donald Trump “vuole essere sentito” da Robert Mueller, procuratore speciale per il Russiagate. A dirlo è Rudy Giuliani, avvocato del tycoon. In un’intervista alla Cnn, il legale ha anche definito l'indagine di Mueller un'orribile perversione di giustizia.

Giuliani: Trump ha tutto il potere di concedersi grazia, ma non lo farà

Giuliani è tornato anche sul tweet delle scorse ore di Trump, che ha provocato molte polemiche. Il presidente Usa aveva definito “totalmente incostituzionale” la nomina di Mueller e aveva rivendicato il potere di concedersi la grazia. “Come dichiarato da numerosi giuristi, ho l'assoluto diritto di graziarmi, ma perché dovrei farlo se non ho fatto nulla di male?”, aveva twittato Trump, evocando una controversa facoltà di garantirsi l'immunità ma assicurando di non volerla usare. Tante le critiche. Per Giuliani, però, Trump non ha fatto nulla di sbagliato: ha tutto il potere di concedersi la grazia, ha detto. Teoricamente, ha aggiunto, il presidente non può essere perseguito, il suo potere di grazia è “completo”. Anche l’avvocato, comunque, ha precisato che Trump non intende concedersi la grazia.

Preparativi per un possibile interrogatorio?

I legali del presidente, intanto, starebbero lavorando dietro le quinte per preparare Trump a un possibile interrogatorio con Mueller. Secondo il Washington Post, avrebbero iniziato a fare piani per preparare il presidente all'appuntamento: per aiutarlo a fare pratica in vista dell'interrogatorio, secondo il giornale, sarebbe stato ingaggiato anche Chris Christie, l'ex governatore del New Jersey che ha giocato il ruolo di Hillary Clinton per preparare Trump ai dibattiti presidenziali nel 2016. Su Twitter, però, Christie ha smentito le indiscrezioni: “La storia è sbagliata, nessuno mi ha chiesto di aiutare Trump per un interrogatorio con Mueller”.

Manafort avrebbe tentato di corrompere dei testimoni

A proposito di Mueller, il procuratore speciale ritiene che Paul Manafort - l'ex presidente della campagna Trump - abbia cercato di corrompere i testimoni nell'ambito del caso aperto nei suoi confronti per il pagamento delle tasse federali e la sua attività di lobby. Per questo, Mueller ha chiesto al giudice di rivedere i termini del suo rilascio o di revocarli del tutto, il che significherebbe per Manafort finire in carcere subito in attesa del processo. Secondo il procuratore, Manafort avrebbe tentato di contattare telefonicamente e tramite messaggi criptati almeno uno dei testimoni nel tentativo di influenzare e cambiare la sua versione dei fatti sulle pratiche di lobby.

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