Elezioni Slovenia, vincono i conservatori anti-migranti di Janez Jansa

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L'ex primo ministro Janez Jansa vota accompagnato dalla moglie (Getty Images)

La formazione sovranista dell'ex primo ministro ottiene il 25% dei voti. Al secondo posto la lista dell'ex attore e comico Marjan Sarec. Si apre adesso la partita per il governo

I conservatori del Partito democratico sloveno (SDS), formazione su posizioni anti-migranti e alleata del leader nazionalista ungherese Viktor Orban, ha vinto le elezioni politiche anticipate in Slovenia. A guidare il partito, come da 25 anni a questa parte, è stato Janez Jansa, già due volte primo ministro tra il 2004 e il 2013.

I partiti principali

Al partito democratico sloveno di Jansa sono andati il 25% dei voti e 25 deputati sul totale di 90. Al secondo posto la Lista di Marjan Sarec: l'ex attore e comico che si presentava per la prima volta a una consultazione elettorale, ha ottenuto il 12,6% delle preferenze e 13 deputati. Seguono i socialdemocratici (SD) con il 9,9% e 10 deputati, e il Partito del centro moderno (SMC) del premier uscente Miro Cerar al quale è andato il 9,7%, con 10 deputati.

L'avanzata dei sovranisti

I risultati usciti dalle urne slovene confermano la tendenza dell'Europa centrorientale: arretrano le sinistre, a fronte dell'avanzata delle forze conservatrici e sovraniste che mirano a porre un argine al fenomeno migratorio, ponendosi a difesa degli interessi e della sicurezza dei propri cittadini. La Slovenia è stata attraversata da centinaia di migliaia di migranti in marcia lungo la rotta balcanica durante la crisi del 2015. Il Partito democratico sloveno non è stato fermato dalla condanna per corruzione di Jansa, che risale al 2013 ed è costata il carcere all'ex primo ministro, né le accuse degli avversari politici, secondi i quali Orban avrebbe finanziato la campagna elettorale dell'SDS tramite personaggi e organizzazioni a lui vicine.

Governo, in cerca di alleanze

A superare lo sbarramento del 4% necessario per entrare in parlamento sono stati anche gli estremisti di destra del Partito nazionale sloveno (Sns) con il 4,2% e 4 deputati. In tutto sono nove le forze politiche entrate nel parlamento di Lubiana, comprese la Sinistra (Levica), Nova Slovenija (Nsi), e il Partito dei pensionati (DeSUS). Jansa è il chiaro vincitore delle elezioni, ma adesso si apre la partita del governo. Il Partito democratico sloveno dovrà cercare delle alleanze, difficili al momento da ipotizzare. "Non vediamo l'ora di iniziare", ha affermato Jansa. "Non abbiamo paura del domani, noi guardiamo avanti". In mattinata, subito dopo aver votato, il leader conservatore si era augurato che il voto potesse essere stato "il primo passo per mettere gli sloveni al primo posto, per dare priorità alla sicurezza e al benessere della Slovenia e dei suoi cittadini". L'affluenza alle urne, data inizialmente bassa, è risultata alla fine intorno al 51%, in linea con il 51,7% registrato nelle precedenti politiche del 2014.

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