Kim Kardashian incontra Trump per chiedere la libertà di una detenuta

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Kim Kardashian con il presidente Usa, Donald Trump, nello studio ovale della Casa Bianca (foto Twitter)
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L'attrice e moglie del rapper Kanye West è stata ricevuta nello studio ovale della Casa Bianca per discutere della riforma carceraria ed esortare il perdono presidenziale per la 63enne Alice Marie Johnson

Kim Kardashian ha incontrato il presidente Donald Trump per discutere della riforma carceraria e chiedere il potenziale perdono presidenziale per Alice Marie Johnson, una bisnonna di 63 anni che sta scontando l'ergastolo in seguito a una condanna per droga. La riunione fra la star televisiva e il presidente è stata confermata da quest'ultimo attraverso un tweet in cui ha definito il meeting tenuto nella studio ovale della Casa Bianca "un grande incontro".

Il sostegno di Kim Kardashian a Alice Johnson

"Grande incontro con Kim Kardashian oggi, si è parlato della riforma carceraria e della condanna" sono state le parole di Trump dopo il colloquio con l'attrice. È da mesi che la star è impegnata nella discussione del caso Johnson con i vertici di Washington. Già in passato l'attrice aveva incontrato il genero di Trump, e marito di Ivanka, Jared Kushner, uomo di punta dell'amministrazione che gode di un ampio peso nella squadra di consiglieri del presidente. I colloqui con quest'ultimo hanno portato a un'assegnazione di 50 milioni di dollari destinati ai programmi riabilitativi per detenuti, misura che è stata votata la scorsa settimana dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti la scorsa settimana. Tra gli obiettivi di Kardashian c'è però quello di fare uscire Johnson dal carcere, dove la donna è rinchiusa da oltre 20 anni. Per questo motivo l'attrice ha chiesto al suo avvocato personale, Shawn Holley, di studiare il caso, e si è offerta di pagare le parcelle di un nuovo team legale alla donna.

Chi è Alice Marie Johnson?

Johnson è stata condannata all'ergastolo senza condizionale nel 1996 per un reato di droga non violento. Una giuria l'ha dichiarata colpevole di essere una cosiddetta "mula del telefono", riferendosi ai messaggi tra distributori di droga e venditori. Secondo la sua famiglia e i suoi sostenitori, Alice Johnson è stata una detenuta modello attiva in molti programmi di riabilitazione, compreso un lavoro nell'ospizio della prigione. Un comportamento che avrebbe soddisfatto tutti i criteri compresi nel "Clemency Project 2014" dell'ex presidente Barack Obama, che però negò il perdono solo pochi giorni prima della fine del suo mandato. Il caso è stato però sposato dalla potente attrice, nonché moglie del rapper Kanye West che più di una volta ha espresso apprezzamento nei confronti dell'attuale amministrazione americana.

Il perdono presidenziale

Tra le sostenitrici di Johnson c'è anche Amy Povah, fondatrice dell'organizzazione Can-Do Clemency impegnata nella richiesta di clemenza per tutti i condannati per reati di droga non violenti. Povah chiede la liberazione di Johnson dal 2014E' una donna "eccezionale. Non è sconfortata o arrabbiata, è un raggio di sole", ha dichiarato l'attivista riferendosi alla condannata. Povah ha inoltre affermato di aver contribuito a raccogliere firme da 70 organizzazioni che sostengono l'indulto, nonché di aver indirizzato una lettera di sostegno del direttore in pensione della prigione di Johnson. Incartamento che ora potrebbe finire sul tavolo del presidente. Secondo la legge, il numero uno potrebbe avviare a sua totale discrezione un processo di perdono. Per molti l'incontro con Kim Kardashian può rappresentare la svolta del caso, anche se sui sui social media la presenza dell'attrice è stata criticata. E sono in tanti quelli che affermano che ci sono migliaia di casi che meritano un esame più approfondito. Le figlie di Johnson continuano a sperare che - almeno per la loro famiglia - la lunga attesa possa presto essere finita. "Stiamo pregando per la grazia nel caso di mia madre ... speriamo che questo incubo stia finalmente arrivando alla fine", ha detto Tretessa Johnson alla Bbc.

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