Aereo Mh17 abbattuto nel 2014, gli investigatori: "Furono i russi"

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Un frammento del volo MH17 della Malaysia Airlines esploso nei cieli dell'Ucraina (foto: Ansa)

L'aereo della MH17 esplose nei cieli sopra l'Ucraina orientale. Morirono 273 passeggeri e i 15 membri di equipaggio. Mosca ha sempre negato un suo coinvolgimento. I parenti delle vittime si rivolgono ai leader politici: "Non insabbiate le verità"

Il volo MH17 della Malaysia Airlines, partito dall'Olanda e diretto a Kuala Lumpur, è stato abbattuto da un missile proveniente da una base militare russa. Questa la conclusione cui sono giunti gli investigatori che lavorano all'inchiesta internazionale sull'incidente del 17 luglio 2014, quando l'aereo esplose nei cieli sopra l'Ucraina orientale uccidendo i 273 passeggeri e i 15 membri di equipaggio. La Russia ha sempre negato un suo coinvolgimento.

L'indagine internazionale

La squadra di inquirenti è arrivata alla conclusione che "il Buk-Telar (sistema missilistico) che ha colpito l'MH17 proveniva dalla 53esima brigata delle forze armate russe di missili anti-aerei di stanza a Kursk in Russia", ha riferito il responsabile, l'olandese Wilbert Paulissen. Questa ipotesi era già stata avanzata nel settembre 2016, quando la procura olandese aveva affermato che il missile era stato fornito dai russi dal Donbass, regione dove era in corso un violento conflitto fra forze separatiste filorusse e ucraine. Russia e Ucraina si sono rimpallati la responsabilità del disastro, anche perché missili Buk sono in dotazione anche alle forze armate ucraine.

I familiari delle vittime: “Verità insabbiate”

"Ci auguriamo che il mondiale in Russia sia un successo e una fonte di soddisfazione e orgoglio per il popolo russo. Ma è innegabile che dal nostro punto di vista un'ombra incombe sull'evento", queste le parole che i familiari dei passeggeri morti nella catastrofe del volo Malaysia Airlines MH17 hanno affidato a una lettera aperta pubblicata sul quotidiano Novaya Gazeta. "I leader russi, che promettono di accogliere il mondo a braccia aperte, sono i principali responsabili della distruzione del nostro mondo. Sono gli stessi leader che da quel terribile giorno hanno cercato di insabbiare la verità nel tentativo di eludere la propria responsabilità", proseguono i familiari delle vittime.

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