Squadre di football Usa multate se giocatori si inginocchiano all'inno

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La protesta di alcuni giocatori dei Detroit Lions (Foto: ANSA)
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I proprietari della Nfl, lega professionistica americana, hanno deciso il provvedimento per limitare una forma di protesta sempre più diffusa tra gli atleti e contro cui si è scagliato anche Trump. I giocatori, comunque, potranno rimanere negli spogliatoi durante l’inno

Le squadre di football americano saranno multate se i loro giocatori, per protesta, si inginocchieranno durante l'esecuzione dell'inno nazionale a inizio partita. Lo hanno deciso i proprietari della Nfl, la lega professionistica Usa. Ai giocatori in protesta, comunque, sarà permesso di rimanere negli spogliatoi durante l'inno.

Una vittoria per Trump?

Secondo molti commentatori, questa è una vittoria per il presidente americano Donald Trump. Nei mesi scorsi, infatti, il tycoon si era scagliato contro queste forme di protesta messe in atto soprattutto da alcuni giocatori afroamericani per denunciare forme di razzismo che ancora vivono nel Paese. La polemica con il presidente, in particolare, era scoppiata nel settembre del 2017. Durante un comizio Trump aveva chiesto il licenziamento per i giocatori della Nfl che si rifiutavano di cantare l’inno o che protestavano durante la sua esecuzione. Dopo quel comizio, molti atleti si erano inginocchiati in diversi stadi o erano rimasti in silenzio durante l’inno. Il primo a inginocchiarsi, comunque, era stato nel 2016 Colin Kaepernick, star del football: una denuncia per il trattamento riservato dalla polizia agli afroamericani. Contro il leader della Casa Bianca, poi, oltre ai giocatori della Nfl si erano mossi anche quelli della Nba (basket) e della Mlb (baseball). E la protesta degli sportivi si era presto allargata anche al mondo dello spettacolo.

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