Bill Gates: "Ho spiegato a Trump la differenza tra Hiv e Hpv"

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Bill Gates e Donald Trump (GettyImages)

Il fondatore di Microsoft ha risposto ai dubbi del Presidente degli Stati Uniti in ben due occasioni: "Voleva anche una commissione d'indagine sui vaccini, ma gli ho detto di non farlo"

Donald Trump non conosceva la differenza tra l’tra l'Hiv (virus dell'immunodeficienza umana) e l'Hpv (papillomavirus) fino a quando non è arrivato Bill Gates a chiarirgli le idee. Almeno secondo quanto rivelato dallo stesso fondatore della Microsoft nel corso di un evento della sua Fondazione. Le sue parole sono state trasmesse dalla Msnbc e subito diventate virali sui social network.

Il racconto di Bill Gates

L'Hpv è un'infezione trasmessa soprattutto attraverso rapporti sessuali: di solito procura delle lesioni, come  verruche, nelle aree genitali e paragenitali, che possono guarire spontaneamente o (per alcuni tipi di Hpv) degenerare in tumori. L'Hiv è notoriamente la causa dell'Aids la sindrome da immunodeficienza acquisita. Nonostante le due patologie siano molto conosciute, le loro caratteristiche non erano note a Donald Trump, che ha chiesto delucidazioni a Bill Gates in ben due occasioni, secondo quanto racconta il fondatore di Microsoft: nel corso di un incontro alla Trump Tower, durante la fase di transizione prima della presidenza e uno alla Casa Bianca nel marzo del 2017. "In entrambe le occasioni ha voluto sapere se c'è una differenza tra Hiv e Hpv e dunque sono stato in grado di spiegargli che questi virus vengono raramente confusi", ha detto Bill Gates, sollevando le risate della platea.

Le domande sui vaccini

Durante gli stessi incontri, Trump ha chiesto ripetutamente a Gates anche degli effetti indesiderati dei vaccini, perché stava pensando di istituire una commissione per indagarli: "Qualcuno gli aveva detto che potevano avere effetti collaterali. Gli ho detto di non farlo perché sarebbe una cosa negativa", ha riferito l’imprenditore. Secondo cui Trump si sarebbe anche appassionato all'idea di un vaccino universale per l'influenza e gli avrebbe chiesto, senza successo, di lavorare come suo consulente scientifico.

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