Ramadan, un miliardo e mezzo di musulmani iniziano le celebrazioni

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Durante il Ramadan il Corano impone a ogni musulmano praticante di recarsi tutti i giorni in moschea a pregare in moschea (Getty Images, foto d'archivio)

Fino al 14 giugno, i fedeli, dall’alba al tramonto, festeggiano l’annunciazione del Corano a Maometto attraverso preghiere e pratiche di digiuno e astinenza. Quest’anno le istituzione islamiche turche hanno invitato anche a non utilizzare il web

Dopo aver controllato la presenza della luna nuova in cielo, il 15 o al più tardi il 16 maggio inizierà il Ramadan, il periodo dell’anno in cui 1.6 miliardi di musulmani nel mondo festeggiano l’annunciazione del Corano da parte dell’arcangelo Gabriele al profeta Maometto. Per onorare la ricorrenza, che quest’anno durerà fino al 14 giugno, i fedeli dall’aurora al tramonto praticano la totale astensione da cibi, bevande, fumo e rapporti sessuali. Un sacrificio finalizzato al controllo della propria persona attraverso la purificazione, la solidarietà e il perdono.

La 'notte del destino'

Secondo la tradizione islamica l'annunciazione avvenne negli ultimi dieci giorni del mese, in una notte tra le ultime cinque dispari (21-23-25-27-29 del mese), chiamata 'Laylat al-Qadr', ossia 'notte del destino'. Non essendo certo quale sia esattamente il giorno, i musulmani sono soliti passare in preghiera tutte le notti dispari degli ultimi dieci giorni. Una pratica che, secondo i precetti coranici, è necessaria per meritarsi la benevolenza di Dio che in occasione della ricorrenza perdona tutti i peccati. Il Ramadan è uno dei cinque "pilastri dell'Islam", insieme alla testimonianza di fede, le cinque preghiere giornaliere, il rituale dell'elemosina e il pellegrinaggio alla Mecca.

Ramadan mai nello stesso periodo dell’anno

Il Ramadan è il nono mese del calendario islamico e dura 29 o 30 giorni, una differenza che dipende dall’osservazione della prima falce di luna nuova. La scansione del tempo nel mondo musulmano, a differenza del calendario solare gregoriano utilizzato nella maggior parte del mondo, si basa sulle fasi della luna che durano circa dieci giorni in meno. Per questa ragione, il Ramadan non cade mai nello stesso periodo dell’anno. Nel 2018 durerà fino al 14 giugno ma ancora non si sa con esattezza quando inizierà. Come ha spiegato l'imam del Centro islamico culturale d'Italia, Salah Ramadan, l'annuncio per l'inizio di Ramadan verrà dato "domani sera - 15 maggio (ndr) - dopo il tramonto, una volta controllata la presenza della Luna nuova in cielo, in base alla Tradizione islamica".

Digiuno e astinenza

Durante il mese di Ramadan i fedeli, dall’alba al tramonto, si astengono dal mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali. Nelle ore diurne il Corano impone a ogni musulmano praticante di recarsi a pregare in moschea dove, oltre alle cinque preghiere giornaliere, deve recitarne anche una notturna, il 'Taraweeh'. La funzione del digiuno e dell’astinenza, dalle quali sono esentati bambini, malati, donne incinte e coloro che devono intraprendere lunghi viaggi, è disciplinarsi e purificarsi. Durante queste pratiche i fedeli dovrebbero imparare a controllare le voglie e a reprimere gli istinti, riuscendo in questo modo ad avvicinarsi a Dio

Digiuno anche dal web

I digiuni del Ramadan prevedono che ci si astenga da tutte le abitudini peccaminose o che possono distrarre la spiritualità del credente, come fumare, usare un linguaggio scurrile o intraprendere azioni ostili nei confronti del prossimo. Per questo non può sorprendere che, nei giorni scorsi, la Direzione per gli affari religiosi (Diyanet), massima istituzione islamica della Turchia, abbia prescritto anche l’astensione da internet. "Dobbiamo trovare modi di affrontare l'impatto - del web (ndr) -. Secondo me, la risposta è il digiuno informatico", ha scritto il professor Ilhan Kilic nell'edizione di questo mese della rivista ufficiale della Diyanet, che offre indicazioni ai musulmani sulle pratiche della fede. In questo modo, potrebbero esserci "più momenti condivisi con le persone che vediamo ogni giorno e i nostri vicini, invece di passare ore con qualcuno che non abbiamo mai incontrato di persona e forse non incontreremo mai".

La festa di fine Ramadan

Il mese si concluderà il 14 giugno con l’Eid al-fitr, la festa per la fine del Ramadan. L’appuntamento, che coincide con il sorgere della luna nuova, viene tradizionalmente dedicato alla famiglia ed è caratterizzato da una preghiera all'aperto. Per l’occasione ci si scambiano dei doni e viene fatta molta beneficienza. Quest’ultima è una pratica molto incoraggiata durante tutto il Ramadan e ha l'obiettivo di dare la possibilità di festeggiare anche a coloro che sono in difficoltà economiche.

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