
Due artiste hanno espresso su un muro di Sana'a il loro no all’uso dei minori nel conflitto che dal 2015 sta interessando il Paese. Secondo l’Unicef, i casi verificati sono oltre 2mila

Alcuni graffiti sono comparsi nelle strade di Sana'a, in Yemen: attraverso i disegni, due artiste hanno espresso il loro no al reclutamento dei bambini nella guerra che da tre anni sta interessando il Paese –
Yemen, tutte le notizie
Secondo l’Unicef, sono oltre 2mila i casi in cui i bambini sono stati reclutati e usati nel conflitto durante questi tre anni –
Save The Children: in Yemen ogni giorno cinque bambini uccisi o feriti
Il conflitto, iniziato nel 2015, è tra i ribelli Houthi, spalleggiati dall'Iran, e le forze governative supportate dall'Arabia Saudita –
In Yemen anche l'emergenza colera
Haifa Subay e Sabreen Mahjali, le due artiste al lavoro su un muro di Sana'a –
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Secondo Save the Children, nello Yemen ogni giorno cinque bambini muoiono o rimangono feriti nel conflitto cominciato nel marzo 2015 –
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Nel Paese distrutto dalla guerra, a peggiorare la situazione, è in corso anche l’emergenza colera –
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Oltre cinquemila, con dati aggiornati allo scorso marzo, i bimbi che secondo Save the Children hanno perso la vita o sono stati feriti in questi tre anni. Oltre 22 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. Tra queste, la metà (circa 11 milioni) sono minori –
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Migliaia i minori, anche di appena 10 anni, che sarebbero stati reclutati da tutte le parti in conflitto –
Save the Children, un bambino su 6 vive in zone di guerra
Gravi anche le conseguenze per l'educazione: sono 1,9 milioni i bimbi che non possono andare a scuola. Proprio questi sono i più esposti al rischio di reclutamento forzato o di matrimoni precoci –
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