Donald Trump: "Gli Usa usciranno dall'accordo sul nucleare iraniano"
MondoIl presidente americano annuncia sanzioni ancora più dure, anche per gli alleati, e scuote il mondo. Decisa risposta di Mogherini: intesa cruciale per la sicurezza della regione. Rammarico e preoccupazione di Francia, Germania e Gb
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che il Paese uscirà dall’accordo sul nucleare stipulato nel 2015 con l’Iran e che le sanzioni contro Teheran saranno reintrodotte. Secondo il tycoon, il regime iraniano "finanzia il terrore" e l'intesa "è un contratto" che gli Usa non avrebbero "mai dovuto firmare". E aggiunge: "Dobbiamo punire chi non rispetta le regole". La decisione della Casa Bianca arriva dopo diverse indiscrezioni, tra cui alcune fonti dell'amministrazione Trump secondo cui le sanzioni rientreranno in vigore fra 90 giorni. Una decisone apprezzata dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, mentre l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, annuncia che l'Ue continuerà a preservare l'accordo. Il presidente iraniano Hassan Rohani replica: "Teheran non abbandonerà" l'accordo. Rammarico e preoccupazione di Francia, Germania e Gb.
Trump: "Negoziati non hanno portato a soluzione positiva"
Gli Stati Uniti "non saranno ostaggio del ricatto nucleare dell'Iran", ha detto Trump, definendo l'accordo del 2015 "disastroso, imbarazzante e che non avrebbe mai dovuto essere firmato", specificando che tutti i Paesi che aiuteranno l'Iran sul nucleare saranno colpiti dalle sanzioni. "Ho ammonito lo scorso ottobre sul fatto che o si rinegoziava l'accordo o gli Stati Uniti si sarebbero ritirati", ha aggiunto il presidente. "L'ho ripetuto a gennaio e sono partiti estesi negoziati che non hanno portato a una conclusione positiva. Per gli Stati Uniti, l'Iran non dovrà mai avere un'arma nucleare e per questo annuncio che usciremo da un accordo disastroso". "Abbiamo le prove che l'Iran ha mentito sul programma nucleare", ha concluso il tycoon.
Rohani: "Pronti a riprendere l'arricchimento dell'uranio"
L'Iran "non abbandonerà l'accordo sul nucleare", un'intesa che gli Usa "non hanno mai rispettato", ha replicato il presidente iraniano Hassan Rohani in diretta tv dopo l'annuncio di Trump. "C'è poco tempo per iniziare i negoziati per mantenere in piedi l'accordo sul nucleare" con gli altri partner senza gli Usa, ha aggiunto. Se i negoziati fallissero, "ho dato disposizione all'Agenzia per l'energia atomica iraniana di essere pronta a riprendere l'arricchimento dell'uranio come mai prima, già nelle prossime settimane".
La reazione dell'Ue
Di parere opposto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini. "L'accordo nucleare appartiene all'intera comunità internazionale e l'Ue è determinata a preservarlo, al popolo iraniano dico: fate in modo che nessuno lo smantelli, è uno dei più grandi obiettivi mai raggiunti dalla comunità internazionale", ha detto. I leader di Germania, Francia e Gran Bretagna, Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May, esprimono "rammarico e preoccupazione" per la decisione del presidente Trump e ribadiscono che - al contrario - Berlino, Parigi e Londra intendono restare fedeli a quell'intesa.
Obama: "Decisione sbagliata"
"L'accordo con l'Iran è nell'interesse dell'America e sta funzionando", afferma Barack Obama che definisce la decisone di Trump di uscire dall'intesa "sbagliata". Una decisione con cui "ha voltato le spalle all'Europa". "L'accordo - aggiunge l'ex presidente americano - ha significativamente ridimensionato il programma nucleare uraniano".
Israele in stato di allerta
Positiva invece la reazione di Benyamin Netanyahu: "Apprezziamo molto la decisione del presidente Trump", ha detto il premier israeliano, definendo la decisione "coraggiosa e corretta". "Se fosse rimasto in vigore - ha proseguito - entro alcuni anni l'Iran avrebbe avuto bombe atomiche". Intanto Israele ha iniziato il richiamo di riservisti e sulle alture del Golan è stato proclamato lo stato di massima allerta. Si teme che forze legate all'Iran lancino un attacco missilistico contro obiettivi all'interno del Golan.
Le indiscrezioni
Fonti vicine alla Casa Bianca hanno riferito a Fox News che gli Stati Uniti saranno ufficialmente fuori dall'accordo sul programma nucleare di Teheran solo quando le sanzioni verranno reintrodotte. Il termine dei 90 giorni sarebbe stato comunicato dal vice presidente americano Mike Pence ad alcuni membri del Congresso. Ma non è ancora chiaro se verranno reintrodotte tutte o solo una parte delle sanzioni all'Iran che erano state congelate con l'accordo del 2015. Intanto, secondo il New York Times, il presidente americano aveva già comunicato al presidente francese Emmanuel Macron che gli Usa si ritireranno dall'accordo sul programma nucleare dell'Iran. Dalla Francia, però, era arrivata una smentita da fonti dell’entourage del presidente Macron, citate da Bfm Tv.
Cos’è e cosa prevede l’accordo sul nucleare
Frutto di uno sforzo diplomatico durato 21 mesi, l'accordo di non proliferazione sul programma nucleare dell'Iran è stato firmato a Vienna il 14 luglio 2015 dai ministri degli Esteri di Teheran, Pechino, Parigi, Berlino, Mosca, Londra, Washington e dall'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue. Il 20 luglio 2015 il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha adottato una risoluzione sull'accordo, con una cornice temporale decennale. Il 16 gennaio 2016 sono state rimosse le sanzioni economiche e finanziarie di Ue, Onu e Usa legate al nucleare. Il documento prevede che entro il 2025 si dovrà ridurre del 98% la quantità di uranio arricchito in possesso nel 2015 dalle autorità di Teheran. Prevista anche una moratoria di 15 anni sull'arricchimento dell'uranio al di sopra del 3,67%. Inoltre, il numero delle centrifughe sarà ridotto di due terzi e di queste oltre mille saranno riconvertite per la produzione di isotopi per uso medico. Infine, gli ispettori dell'Aiea avranno accesso costante ai siti nucleari iraniani, anche quelli militari, e una commissione di controllo ne monitora l'implementazione.