Safeday 2018, focus giovani: obiettivo, stop al lavoro minorile
MondoIl 28 aprile ricorre la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro. In Italia impennata delle morti nei primi mesi del 2018, a livello globale si punta a migliorare le condizioni dei giovani. In Europa focus sulle sostanze pericolose
Migliorare le condizioni di impiego dei più giovani e porre fine al lavoro dei minori. Questo l'intento con cui si uniscono la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro (SafeDay) e la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, che quest'anno cadono entrambe il 28 aprile.
Il 28 aprile nel mondo
La Giornata promossa dall'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) si propone a livello globale di accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dalle Nazioni Unite. Che, per quanto riguarda l'ambito produttivo, prevedono di rendere sicuri tutti gli ambienti lavorativi per il 2030 e di far sì che entro il 2025 l'impiego di manodopera minorile sia solo un ricordo. Oggi, nel mondo – come ricorda ILO – i lavoratori fra i 15 e i 24 anni sono 541 milioni e rappresentano il 15% della forza lavoro globale. Tra questi, i bambini che fanno lavori pericolosi sono almeno 37 milioni. Nel complesso, la fascia d'età dei giovani soffre fino al 40% in più di infortuni rispetto agli adulti con oltre 25 anni.
La Giornata in Italia
Nel nostro Paese, nella prima parte del 2018, il numero di infortuni mortali – il 1 aprile si sono superate le 150 vittime – è cresciuto sensibilmente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'edilizia – spiegano i sindacati – resta il settore più a rischio, con le cadute dall'alto che rappresentano la prima causa di morte. E proprio la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è il tema scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo Maggio: “Sicurezza: il cuore del lavoro”, questo lo slogan scelto dalle organizzazioni sindacali, che ricordano in particolare l'importanza dell’elezione del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (RLS), come previsto dall'articolo 47 del Testo Unico sulla Sicurezza. I sindacati e non solo organizzano manifestazioni e convegni in tutta Italia anche in concomitanza con il 28 aprile. Tra tutte, torna la “Marcia nazionale per la sicurezza sul lavoro”: un'iniziativa con cui Anmil, l'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, replica l'esperienza del 2012 ad Assisi. Quest'anno la marcia si terrà il 29 aprile a Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo. Ed è partita il 23 da Ginosa, in Puglia, con arrivo a Milano proprio il 28, la “Run 4 Safety”: una staffetta a piedi di mille chilometri. Mille come le persone che ogni anno muoiono sul lavoro.
Ue, focus sulle sostanze pericolose
Anche l'Europa farà la sua parte, con la campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019”, lanciata il 24 aprile. Il focus sarà sulle sostanze pericolose che – si legge nel sito dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) – “continuano a rappresentare un grave problema di sicurezza e salute per milioni di lavoratori europei”. Nonostante ciò – conclude l'Osha – “l’entità di tale esposizione e i rischi associati sono spesso sottovalutati o ignorati”.