Le autorità parlano di atto deliberato ma non vi sarebbero legami con il terrorismo. Il killer è un 25enne canadese di origine armena. Nella città è in corso il G7 dei ministri degli Esteri
Terrore a Toronto, in Canada, dove un furgone bianco all'ora di pranzo di lunedì 23 aprile è piombato sul marciapiede di una delle vie più affollate della città travolgendo i passanti. Il bilancio fornito dalle autorità è di 10 morti e 15 feriti, di cui quattro in gravi condizioni.
Arrestato il guidatore
L'uomo che era alla guida del mezzo dopo aver investito la folla si è dato alla fuga, ma la sua corsa sarebbe stata bloccata dalla polizia dopo circa un chilometro, quando è stato circondato dagli agenti che sono riusciti ad arrestarlo senza sparare un colpo. Anche se alcuni testimoni raccontano di aver visto l'uomo estrarre una pistola e puntarla verso i poliziotti.
La polizia: "Non è terrorismo"
L'arrestato è stato identificato come Alek Minassian, 25 anni, cittadino canadese forse di origini armene. Secondo la polizia, sulla base delle informazioni finora disponibili "non c'è alcun rischio per la sicurezza nazionale e al momento non c'è alcuna connessione con un possibile atto di terrorismo".
Il gesto di un folle
La pista principale che verrebbe seguita in queste ore è dunque quella del gesto portato a termine da una persona con disturbi mentali. Lo riportano alcuni media canadesi e americani, citando fonti vicine alle indagini. Pur non essendo esclusa al momento nessuna pista, starebbe quindi perdendo quota l'ipotesi di un attacco terroristico.
Nella città in corso il G7 dei ministri degli Esteri
Altissima la tensione nella metropoli canadese dove in questi giorni sono in corso i lavori di alcuni G7 ministeriali, come quello dei ministri degli Esteri e quello dei ministri dell'Interno, a cui partecipano sia Angelino Alfano sia Marco Minniti. Anche se la sede di questi eventi dista circa 30 chilometri dal luogo dell'incidente.
Data ultima modifica