Attacco in Siria, ispettori Opac a Duma: trovata una fossa comune

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Le strade di Duma dopo la riconquista dei lealisti (Getty)

Ad annunciarlo la tv di Stato siriana. Nelle ore scorse la contraerea siriana si è attivata a Homs: indiscrezioni su attività missilistica smentite da fonti militari

Gli ispettori dell'Opac sono entrati a Duma per indagare sul presunto attacco chimico del 7 aprile scorso. Sempre a Duma sarebbero stati trovati una fossa comune con 30 cadaveri e un laboratorio chimico che i russi dicono essere dei miliziani. 

La notizia dell'ingresso degli ispettori arriva dopo che la la notte scorsa, in Siria, la contraerea si è attivata nello spazio aereo di Homs e si sono rincorse voci su una presunta attività missilistica su Damasco e al confine con il Libano. Un'ipotesi seccamente smentita sia da fonti militari siriane sia dal Pentagono. Intanto l'attività dell'esercito governativo siriano, riporta Reuters citando una fonte ai vertici dei militari pro-Damasco, si concentra sulla riconquista di un enclave jihadista a sud della capitale. Sarebbero iniziati oggi, martedì 17 aprile, alcuni bombardamenti sull'area, proprio in preparazione all'operazione.

I falsi allarmi

L’allerta per presunti nuovi attacchi è scattata quando la tv di Stato siriana, nella notte, ha riferito di un'azione della contraerea contro una nuova "aggressione", nel corso della quale sarebbero stati abbattuti dei missili sulla regione di Homs. Poco dopo Washington ha comunicato che in quel momento non c'era “alcuna attività militare americana” in Siria. Anche Damasco ha smentito spiegando che la difesa aerea si sarebbe attivata, ma si sarebbe trattato di un falso allarme. Media vicini agli Hezbollah hanno riferito di sei missili lanciati su Homs e altri tre vicino a Damasco, ma il fatto non ha trovato riscontri. Un altro falso allarme, secondo il quotidiano israeliano Haaretz, sarebbe stato segnalato vicino ad Aleppo.

Siria: nessun attacco contro di noi

Il ministero della Difesa siriano, citato dall'agenzia governativa Sana, ha aggiunto che "un falso allarme circa la violazione dello spazio aereo ha innescato il sistema di difesa anti-aereo e il lancio di alcuni missili. Ma non c'è stata nessuna aggressione esterna contro la Siria".

Timori per possibili attacchi israeliani

Secondo fonti militari siriane alla Dpa, Israele resta il sospettato numero uno per possibili nuovi attacchi. I media di stato siriani hanno infatti sostenuto che Israele stesse per attaccare in diversi punti alla periferia di Damasco, contro la base militare di a-Dumair, e vicino a Homs.

Le nuove operazioni delle forze governative

Intanto le forze di Assad proseguono nelle operazioni militari di riconquista di zone su cui aveva perso il controllo negli anni scorsi. Un comandante citato da Reuters ha affermato che la prossima operazione dell'esercito governativo dovrebbe colpire lo Stato islamico e i gruppi terroristici del fronte al Nusra nel campo di Yarmouk e nell'area adiacente di al-Hajar al-Aswad. Si tratta di un'area molto più piccola della regione orientale di Ghouta che le forze del governo siriano hanno recentemente recuperato nell'offensiva sostenuta dalla Russia. Il comandante ha detto che il bombardamento in preparazione all'attacco dell'enclave jihadista è iniziato questa mattina. Il governo siriano sarebbe pronto anche a riconquistare un'altra enclave ribelle a sud di Damasco, quella che circonda la città di Beit Sahm, ha detto il comandante, anche se ciò avverrebbe attraverso un accordo con il governo grazie al quale i ribelli saranno lasciati liberi di partire per Idlib senza scontri armati.

Francia: nuovi raid se Assad userà ancora armi chimiche 

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, intervistato da France Info, ha detto che “tutto lascia pensare" che la Siria non sia più in grado di produrre armi chimiche, ma se dovesse usarle un'altra volta Francia e alleati non esiterebbero a colpire di nuovo. "Il tema è l'arma chimica. Non abbiamo dichiarato la guerra ad Assad o ai suoi alleati. Abbiamo semplicemente fatto in modo che l'arma chimica non venga più usata".

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