Energia pulita in Giappone, scoperto giacimento di terre rare

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Nelle acque dell'isola di Minami Torishima è stato scoperto un tesoro di oltre 16 milioni di tonnellate. Una quantità sufficiente per soddisfare diversi secoli di consumo globale nell'ambito delle tecnologie moderne, dai magneti per i veicoli ibridi al laser

Nei fondali delle acque giapponesi è stato trovato un “tesoro” di oltre 16 milioni di tonnellate di terre rare. Un immenso patrimonio sufficiente per soddisfare diversi secoli di consumo globale nell'ambito delle tecnologie moderne, dai magneti per i veicoli ibridi al laser. Le riserve si trovano a 5 chilometri di profondità, nei pressi dell’isola di Minami Torishima (a circa 1.900 chilometri a sud-est di Tokyo) e, come riferisce il rapporto di Science Reports, periodico scientifico online pubblicato dal gruppo editoriale di Nature, ora il Giappone è pronto a sfruttare questo "tesoro" che gli potrebbe consentire di strappare alla Cina l'attuale dominio sul settore.

I giacimenti erano già stati individuati nel 2012, ma 6 anni fa non esistevano le tecnologie adatte per sfruttarli a scopi commerciali e non se ne conosceva il quantitativo.

Gli utilizzi

Le terre rare sono un gruppo di elementi chimici con delle proprietà uniche. La loro applicazione nell'industria è vastissima: veicoli ibridi, batterie ricaricabili, turbine eoliche e molto altro. La quantità di risorse trovate basterebbe per soddisfare diversi secoli di consumo globale nell'ambito delle tecnologie moderne, dell’energia rinnovabile e dell’elettronica.

Le Borse

La possibilità di sfruttare queste risorse potrebbe cambiare totalmente l’economia giapponese in questo settore. Alcune società minerarie e di estrazione hanno già visto le proprie azioni volare. Modec e Mitsui Mining and Smelting, integrate in un consorzio che studia le tecnologie per estrarre le preziose risorse, sono salite in Borsa rispettivamente del 7,74% e del 2,26%. 

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