Nuovo sciopero di Air France: è il secondo in un mese

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Francia alle prese con gli scioperi: dopo lo stop dei ferrovieri, quello dei dipendenti Air France (Getty Images)

La protesta nella giornata di oggi. I sindacati chiedono aumenti salariali più consistenti di quelli che concederebbe la compagnia aerea, che assicura: “Garantito il 75% dei voli”

Per la seconda volta in poco più di un mese i dipendenti di Air France incrociano le braccia, venerdì 23 marzo, per chiedere un aumento del 6% degli stipendi. La compagnia aerea d'oltralpe prevede di assicurare comunque il 75% dei voli.

Il secondo sciopero di Air France

L'ultima volta, il 22 febbraio scorso, oltre un lavoratore di Air France su tre aveva aderito allo sciopero (solo il 22%, invece, secondo la compagnia), mentre questa volta è previsto un lieve calo della partecipazione. L'unione intersindacale che riunisce le dieci sigle in rappresentanza di tutte le categorie, continua dunque la linea dura. L'obiettivo, alla luce dei risultati positivi ottenuti dall'azienda, è di ottenere aumenti salariali del 6%. La compagnia ha proposto soltanto un 1% in più in busta paga: proposta rigettata dai sindacati.  

Il 75% dei voli garantiti

Via Twitter, Air France fa sapere che, nonostante lo sciopero, sarà garantito “il 75% del suo programma di voli”, calcolando – scrive “Le Monde” – un'adesione del 35% tra i piloti, del 31% tra hostess e steward e del 29% tra il personale di terra. “Lo sciopero arriva in un momento che ci sembra poco opportuno”, spiega Jean-Marc Janaillac, amministratore delegato di Air France-KLM. I sindacati lo accusano di “giocare al ribasso” e di puntare a “dividere il fronte dei lavoratori”, utilizzando due pesi e due misure con i piloti e il resto dei dipendenti. Per dare una sterzata alla trattativa, i sindacati hanno già messo a calendario un'ulteriore data per una nuova astensione dal lavoro: venerdì 30 marzo, alla vigilia del weekend pasquale. La Francia, come l'Italia, è alle prese con un'ondata di scioperi. Non ultimo quello del personale della Sncf che giovedì ha manifestato (con un tasso di partecipazione di circa il 35%) contro la riforma del sistema ferroviario voluta da Emmanuel Macron. Un assaggio dei 36 giorni di sciopero previsti nei prossimi tre mesi.  

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