Guida autonoma, dopo Uber anche Toyota blocca i test sulle auto

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Il logo della casa automobilistica Toyota (Getty Images)

Dopo l'incidente mortale avvenuto in Arizona, la casa giapponese ha ritirato le proprie prove su strada per evitare influenze emotive sui collaudatori

L'incidente mortale avvenuto a Tempe, in Arizona, ha avuto ripercussioni non solo sui test di Uber, ma anche su quelli di Toyota. Le prove su strada del sistema "Chaffeur" sviluppato dal marchio giapponese sono state temporaneamente interrotte.

Rischio di effetti emotivi

Secondo il portavoce di Toyota, Brian Lyons, la decisione è stata presa perchè "i collaudatori potrebbero essere influenzati emotivamente da questo incidente". La sperimentazione sulle strade pubbliche in "chaffeur mode" è dunque temporaneamente interrotta. Toyota ha voluto precisare che l'incidente, che ha causato la morte di una persona investita da un Suv Uber in modalità autonoma, non va sfruttato per speculare sul futuro di questa tecnologia. Recentemente Uber e Toyota avevano avuto contatti per discutere la possibilità di collaborazione nella ricerca sulla guida autonoma; secondo le notizie trapelate la scorsa settimana, la casa giapponese non aveva ancora deciso se acquistare o meno il software Uber.

Le auto autonome in prova

Nel corso dell'ultimo anno Apple avrebbe incrementato il numero dei veicoli in prova sulle strade della California portandole dalle 27 del gennaio scorso alle attuali 45, Waymo (che fa capo a Google) è invece scesa dalle 100 censite nel giugno del 2017 alle attuali 24. Secondo i dati delle Autorità della California, la flotta più grande di vetture autonome in prova appartiene a General Motors (105 veicoli), seguita da Apple, Tesla, Uber, Waymo e Drive Ai. Toyota non ha diffuso le cifre attuali dei veicoli autonomi attualmente in fase di prova.

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