Trump propone pena di morte per i trafficanti di droga

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Trump ha anche puntato il dito anche contro le società farmaceutiche per il loro ruolo nella crisi degli oppiacei (Getty Images)

Il presidente statunitense ha annunciato il pugno duro nella lotta al traffico di stupefacenti, sostenendo che il muro al confine con il Messico potrebbe essere utile alla causa

Donald Trump è per la tolleranza zero nella lotta al traffico di stupefacenti. Il presidente degli Stati Uniti ha proposto ufficialmente di applicare la pena di morte contro i trafficanti di droga, almeno nei casi più gravi. L’annuncio è arrivato durante un comizio a Manchester, nel New Hampshire, uno degli stati Usa più colpiti da un fenomeno che miete oltre 50mila vittime ogni anno in tutto il Paese. 

Tolleranza zero

Recentemente il tycoon aveva già avanzato l'ipotesi di introdurre la pena capitale per i trafficanti, indicando come esempi la Cina, Singapore, le Filippine di Rodrigo Duterte. Ma ora l'ha proposta ufficialmente nel suo piano di lotta contro questa emergenza, che vuole finanziare tramite il Congresso con sei miliardi di nuovi fondi per il 2018-2019.

Muro con il Messico funzionale anche contro i trafficanti

Durante il comizio, il presidente è anche tornato a parlare del muro al confine col Messico che, secondo Trump, contribuirebbe a tenere lontano i trafficanti di stupefacenti. Il piano prevede anche di aumentare l'educazione scolastica e la sensibilizzazione al problema, allargare l'accesso ai trattamenti per le cure e il recupero, nonchè la riduzione del numero di prescrizioni di farmaci oppiacei di almeno un terzo in tre anni. Il tycoon ha quindi puntato il dito contro le società farmaceutiche per il loro ruolo nella crisi degli oppiacei, ventilando eventuali controversie legali. Uno dei problemi è infatti l'abuso di antidolorifici a base di oppiacei. 

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