Il presidente Usa su twitter attacca il procuratore speciale che interroga McCabe, ex numero due dell’Fbi. L’ex capo del Federal Bureau, Comey: “Ora si saprà chi è onesto e chi no”
Nessun crimine e nessuna collusione, per questo l'indagine di Mueller sul Russiagate “non sarebbe mai dovuta iniziare”. Lo afferma Donald Trump su Twitter, tornando ad attaccare l'inchiesta condotta dal procuratore speciale Robert Mueller sulle presunte interferenze russe nella campagna presidenziale americana. Un’inchiesta “basata su attività fraudolente e falsi dossier pagati da Hillary e dai democratici. Una caccia alle streghe" scrive ancora il presidente Usa sui social.
Le indagini
Lo scorso 23 febbraio il procuratore speciale aveva depositato 32 nuovi capi di imputazione che si aggiungono ai 12 capi dello scorso ottobre nell’ambito delle indagini sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali, che vanno dalla frode al riciclaggio di denaro. ''E' il momento di chiudere l'indagine'' perchè viziata e motivata politicamente fin dall'inizio, aveva dichiarato ieri il legale del presidente John Dowd, chiedendo al vice ministro di Giustizia Rod Rosenstein di rimuovere Mueller. Parole che hanno scatenato polemiche in particolare tra i democratici che hanno parlato di "ostruzione alla giustizia" al punto che la Casa Bianca ha dovuto precisare che Dowd parlava a titolo personale.
Mueller interroga McCabe su licenziamento Comey
Il team di Robert Mueller avrebbe interrogato intanto l'ex numero 2 dell'Fbi Andrew McCabe sulla vicenda della rimozione dell'ex direttore del Bureau, James Comey, avvenuta lo scorso maggio. La notizia, diffusa da Axios, è stata confermata da una fonte alla Cnn. Si è saputo anche che McCabe avrebbe consegnato a Mueller i promemoria personali riguardanti i suoi incontri con il presidente Donald Trump: “Mr President, gli americani ascolteranno molto presto la mia storia. E potranno giudicare da soli se è onesto o no”, twitta Comey, lasciando intendere che racconterà a breve la sua versione dei fatti.
Il licenziamento di McCabe
McCabe è stato licenziato ieri a meno di 48 ore dalla pensione, dal ministro della Giustizia Jeff Sessions: le motivazioni sono fughe di notizie ai giornalisti e ''mancanza di sincerità'' anche sotto giuramento: "Sono stato licenziato per indebolire le indagini e per screditarmi come possibile teste nell'inchiesta'' sul Russiagate, aveva detto McCabe