La mossa del presidente sarebbe stata suggerita da preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale
Un decreto firmato da Donald Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm, principale società produttrice di chip per smartphone e tablet, da parte di Broadcom, gruppo con sede a Singapore.
I motivi della scelta
Broadcom avrebbe offerto circa 117 miliardi di dollari per chiudere l'operazione, ma Trump avrebbe deciso di agire contro di essa tramite decreto seguendo le raccomandazioni del Comitato sugli investimenti esteri degli Stati Uniti (Cfius), che a inizio mese aveva esaminato i termini della possibile fusione, posticipando anche la riunione del cda i Qualcomm (dal 6 marzo al 5 aprile). “Esistono prove credibili che mi portano a credere che l'acquisizione di Qualcomm da parte Broadcom - ha spiegato il capo della Casa Bianca - potrebbe rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale”. Continuano quindi le vicissitudini attorno a Qualcomm, leader nello sviluppo di tecnologie per i semiconduttori, che recentemente era stata anche oggetto di una sanzione da quasi un miliardo di euro da parte dell'Unione europea, con l'accusa di aver abusato della sua posizione dominante pagando Apple affinché non si servisse dai concorrenti.
Il tentativo di ingresso nel Cda
Trump ha dunque bloccato l'operazione e ora esigerebbe aggiornamenti settimanali su questo fronte. Inoltre, il presidente ha conferito al segretario della Giustizia americano l'autorità di compiere le mosse per far rispettare il suo ordine, che include l'impossibilità per i candidati di Broadcom di essere eletti nel consiglio di amministrazione di Qualcomm. L'intento dell'azienda con sede a Singapore sarebbe stata infatti quello di ottenere la maggioranza semplice nel Cda per portare avanti dall'interno i suoi piani di acquisizione. Come si legge in una nota della Casa Bianca, però, la società Usa “non può accettare le nomine o i voti di quei candidati”.