Governo Regno Unito pensa di limitare l'uso dei social per i giovani

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Il ministro della Cultura e del Digitale Matt Hancock vorrebbe imporre a Twitter, Facebook e Instagram di disconnettere gli utenti dopo un certo numero di ore trascorse online. Il tempo varia in base all'età degli utenti

Trascorrere troppe ore sui social network potrebbe rivelarsi molto pericoloso per gli adolescenti e il Governo britannico potrebbe intervenire con una legge ad hoc per far fronte al problema. Il ministro per la Digitalizzazione Matt Hancock ha infatti dichiarato al Times di Londra che vorrebbe obbligare Facebook, Twitter e Instagram a disconnettere gli utenti più giovani dopo un numero di ore standard.

Le nuove misure

"C'è una sincera preoccupazione per il tempo speso dai giovani davanti allo schermo, e l'impatto negativo che potrebbe avere sulle loro vite. È giusto pensare a cosa possiamo fare in questo ambito" ha dichiarato Hancock al Times. Secondo il ministro, ci sarebbe bisogno di un sistema per controllare l'età degli utenti, assicurandosi che chi usa i social media abbia davvero più di 13 anni. Si sta ancora lavorando sulla messa a punto di tale contromisura, che potrebbe per alcuni versi somigliare alla pratica già introdotta sui siti di pornografia, per accedere ai quali è necessario fornire una copia della propria carta d'identità. Facebook, Twitter ed Instagram dovrebbero in ogni caso pensare ad un tempo limite di connessione in base all'età di chi li usa.

I giovani e i social

Un sondaggio del 2017 di Ofcom ha dimostrato che nel Regno Unito il 74% dei giovani tra i 12 e i 18 anni e il 23% dei ragazzi tra gli 8 e gli 11 anni fa regolarmente uso dei social media. In molti casi, tale abitudine ha creato anche dei problemi agli utenti: secondo un'indagine sociologica di Ofcom, 1 persona su otto di età compresa tra i 12 e i 15 anni ha affermato di sentire pressioni per apparire popolare sui social, e il 29% ha invece spiegato di aver visto online contenuti poco opportuni o che hanno destato in loro preoccupazioni. Un sondaggio dell'Association of School and College Leaders (ASCL) ha invece dimostrato che gran parte dei dirigenti scolastici attribuisce alcuni problemi psicologici degli studenti all'abuso di social media.

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