Afghanistan, il presidente Ghani propone una tregua ai talebani
MondoIl Capo dello stato afghano ha parlato all'inaugurazione della seconda riunione del 'Processo di Kabul' davanti ai delegati di 25 Paesi e organizzazioni internazionali: "Senza di loro, la pace non può essere raggiunta"
Permettere ai talebani di trasformarsi da gruppo combattente a partito politico: è questa la strategia enunciata dal presidente afghano Ashraf Ghani, in occasione della seconda riunione del "Processo di Kabul". Senza di loro, ha dichiarato il presidente, "la pace non può essere raggiunta". L'atto di apertura è volto a mettere fine al conflitto attualmente in corso da 16 anni, "offrendo negoziati di pace con i talebani senza mettere alcuna condizione".
L'apertura di Ghani
"Oggi la possibilità di raggiungere la pace è nelle loro mani ma devono accettare l'offerta: unirsi al processo di pace affinché insieme possiamo salvare il Paese", ha dichiarato Ghani, offrendo dall'altro lato, "la preparazione di una lista di prigionieri talebani da liberare". Si tratta di un notevole cambio di rotta, considerando che in passato lo stesso Ghani aveva definito i talebani "ribelli" e "terroristi". Il riconoscimento della legittimità, in qualità di interlocutori, del gruppo islamico, metterebbe Kabul nella condizione di trattare direttamente con i talebani per la prima volta dalla caduta del regime. Nel suo discorso Ghani si è rivolto quindi al Pakistan, invitandolo ad aprire un dialogo bilaterale sottolineando che il Paese è pronto "a discutere con Islamabad, dimenticando il passato e cominciando un nuovo capitolo nelle nostre relazioni".
La strategia
Il conflitto aperto con le forze talebane, che ha visto l'Afghanistan avvalersi del supporto militare degli Stati Uniti, non è riuscito a impedire che il gruppo islamico continui a controllare o comunque minacciare diverse parti del Paese. Questo, nonostante i successi rivendicati dai militari Usa. I talebani, solo nelle ultime settimane, hanno colpito duramente Kabul con due attacchi terroristici che hanno ucciso un centinaio di persone e ferito altre 235 nel giro di poche ore. L'apertura di Ghani è, inoltre, tesa "ad una revisione della Costituzione" a patto che gli insorti "la accettino in linea di principio" e purché essa assicuri "i diritti ed i doveri costituzionali di tutti i cittadini, nonché a proteggere in particolare quelli delle donne".