Nordahl Lelandais, arrestato lo scorso 4 settembre, ha detto di aver ucciso involontariamente la bambina di nove anni sparita lo scorso 27 agosto durante una festa di matrimonio a Pont-de-Beauvoisin. Il cadavere rinvenuto nel massiccio della Chartreuse
La confessione del principale sospettato e il ritrovamento dei resti del corpo della bambina. Sembra chiudersi così la vicenda di Maelys De Araujo, la bimba di nove anni sparita lo scorso 27 agosto durante una festa di matrimonio a Pont-de-Beauvoisin, nel dipartimento dell'Isère, in Francia. Nel corso dell'interrogatorio Nordahl Lelandais, 34 anni, inizialmente fermato poi rilasciato e infine arrestato il 4 settembre scorso, ha detto di aver ucciso la bimba "involontariamente" e di essersi poi "sbarazzato del corpo".
Il sangue nell'auto
"Abbiamo ritrovato i resti del corpo della bambina", ha annunciato il procuratore di Grenoble, Jean-Yves Coquillat, dopo la confessione di Lelandais, che ha voluto chiedere scusa alla vittima e ai suoi genitori. Il cadavere di Maelys era stato seppellito in un luogo di montagna, nel massiccio della Chartreuse. Ad accelerare l'inchiesta, dopo sei mesi di stallo, è stata una micro-traccia di sangue della bimba rinvenuta nell'auto di Lelandais.
Sospettato di un altro omicidio
Dopo mesi passati a negare ogni coinvolgimento, Lelandais oggi ha cominciato a cooperare con gli inquirenti. Già sospettato di essere un serial killer, è indagato anche per la scomparsa di un militare il cui cranio è stato ritrovato lo scorso settembre a Montmelian, a 15 chilometri da Chambery, al confine con l'Italia.