Il Comitato esecutivo nazionale del Congresso Nazionale Africano presenterà una mozione di sfiducia se il presidente non farà un passo indietro. "Puoi fare quello che ti pare", ha replicato Zuma, accusato varie volte di corruzione, al leader dell'Anc Cyril Ramaphosa
Il Comitato Esecutivo Nazionale del Congresso Nazionale Africano (Anc) ha deciso di rimuovere il presidente Jacob Zuma dalla carica di capo di Stato. La scelta, arrivata dopo un incontro di 13 ore e annunciata sui media locali, sarebbe stata determinata dal fatto che il 75enne, convolto in alcuni scandali e accusato più volte di corruzione, aveva rifiutato di dimettersi. Ora il Comitato esecutivo nazionale (Nec) dell'Anc ha annunciato che presenterà in Parlamento una mozione di sfiducia se Zuma non si dimetterà entro 48 ore.
Lo scenario
Secondo quanto riporta la Bbc, dal voto in parlamento il capo di Stato uscirebbe quasi sicuramente sconfitto. L’Anc non ha ancora confermato ufficialmente le sue intenzioni, ma durante l’incontro Cyril Ramaphosa, leader dell’Anc, è andato alla residenza di Zuma dove, riferiscono i media, avrebbe avvisato il presidente della volontà di rimuoverlo dall’incarico. "Puoi fare quello che ti pare", avrebbe replicato Zuma a Ramaphosa, secondo fonti dell’Anc, ribadendo così il suo rifiuto alle dimissioni.
Le accuse di corruzione
Zuma, 75 anni, eletto alla presidenza per la prima volta nel 2009 e poi riconfermato nel 2014, è sotto una pressione crescente da dicembre, quando Ramaphosa l’ha sostituito nel ruolo di leader della Anc. Tutto il suo mandato è stato segnato dalle accuse di corruzione, da lui sempre fermamente respinte: nel 2016 la Corte del Sudafrica ha decretato che Zuma ha violato la costituzione usando soldi del governo per la sua casa, mentre l’anno scorso la Corte Suprema d’Appello gli ha attribuito 18 capi d’accusa tra cui corruzione, frode, traffico e riciclaggio di denaro in relazione a un accordo sulle armi del 1999.