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Israele, chiesta incriminazione per Netanyahu. Lui: “Non mi dimetto”

Mondo
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu (Ansa)

La polizia ha raccomandato che il primo ministro sia incriminato per presunta corruzione nei due casi in cui sarebbe coinvolto. Il premier parla alla nazione in diretta tv: “Sono innocente”

La polizia israeliana ha raccomandato l'incriminazione per corruzione di Benjamin Netanyahu in entrambi i casi in cui si è indagato. Ma il premier annuncia: “Sono innocente, non mi dimetto”. La notizia dell’imminente incriminazione è stata data dai media locali in attesa del comunicato ufficiale. Netanyahu, dopo la pubblicazione delle raccomandazioni della polizia, ha parlato alla nazione in diretta.

Il comunicato della polizia

"Ci sono sufficienti evidenze contro il premier" Benyamin Netanyahu per raccomandare la sua incriminazione per sospetta corruzione nelle due differenti indagini che lo hanno coinvolto, ha annunciato ufficialmente il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld.

Netanyahu: non mi dimetto, sono innocente

Netanyahu ha detto che non si dimetterà dopo la richiesta di incriminazione per corruzione da parte della polizia e in un discorso alla nazione in tv si è detto innocente.

Le due inchieste 

Il premier israeliano è coinvolto in due inchieste: la prima è il cosiddetto “caso 1000”, in cui Netanyahu è sospettato di aver accettato generosi regali da uomini d'affari in cambio di favori. La seconda è il “caso 2000”, su un accordo che il premier avrebbe raggiunto per avere un'immagine positiva sul secondo più importante quotidiano israeliano, Yedioth Ahronoth.

La difesa del premier

Netanyahu ha sempre sostenuto di non aver fatto nulla di sbagliato e si era detto certo che non si sarebbe “trovato nulla perché non c'è niente". Nei giorni scorsi, il premier ha apertamente messo in dubbio la correttezza del commissario di polizia e degli altri alti ufficiali incaricati delle inchiesta.

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