Blitz israeliano in Cisgiordania: uccisi due palestinesi

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La mappa della città di Jenin, in Cisgiordania

L’assalto dell’esercito è scattato a Jenin, per cercare i responsabili della morte del rabbino Raziel Shevah, avvenuta lo scorso 9 gennaio. Una delle vittime sarebbe il figlio di un dirigente di Hamas

Due palestinesi sono morti e altrettante guardie israeliane sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, nella città di frontiera di Jenin, in Cisgiordania. Qui i soldati di Israele cercavano i responsabili dell'uccisione del rabbino Raziel Shevah, avvenuta lo scorso 9 gennaio vicino Nablus. Le vittime pare siano le persone sospettate per la morte del capo religioso israeliano. Uno di loro sarebbe figlio di un dirigente di Hamas, come riferisce la radio militare secondo cui altri membri della stessa cellula sono stati arrestati.

Scontri violenti nell'edificio dei palestinesi

La radio militare ha fatto sapere anche che nell'operazione un'unità di elite israeliana ha localizzato i ricercati in un edificio e ha ingaggiato con loro un conflitto a fuoco. Dopo l’irruzione, le forze israeliane sono state assalite dai palestinesi con sassi ed altri oggetti e ne sono nati violenti scontri al termine dei quali si sono registrati due feriti fra i militari di Tel Aviv. L' operazione si è conclusa con la demolizione dell'edificio dove si nascondevano i ricercati palestinesi. 

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