Trump si difende dalle accuse: "Non sono razzista"

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Foto d'archivio (Ansa)

Il presidente ha risposto a chi sostiene che abbia usato espressioni volgari e offensive contro i Paesi di provenienza dei migranti. E sul dialogo tra le due Coree ha precisato: "Discussioni importanti in corso"

"No, non sono un razzista. Sono la persona meno razzista che abbiate mai intervistato, ve lo posso assicurare". Si è difeso così Donald Trump che ha risposto ai giornalisti durante il Trump international golf course di Palm Beach, in Florida, che gli chiedevano di commentare le accuse di questi giorni per le sue presunte frasi volgari sui Paesi di origine dei migranti. 

La smentita sulle frasi razziste

Trump ha quindi smentito nuovamente di aver usato espressioni volgari e offensive, come quella di Paesi-cesso, nei confronti di Haiti e dei Paesi africani. "Avete visto cosa hanno detto vari senatori presenti a quell'incontro?", ha domandato poi ai giornalisti, riferendosi a due senatori che a differenza di altri hanno affermato di non aver sentito il presidente pronunciare espressioni razziste.

Le accuse di razzismo e il ripristino del programma dei Dreamers

Le polemiche sul presidente sono nate dalle rivelazioni di alcuni media americani, tra cui il Wall Street Journal, che sostengono che durante un incontro nello Studio Ovale con alcuni membri del Congresso, a chi gli chiedeva di riconsiderare la decisione di togliere lo status di protezione a migliaia di immigrati da Haiti, El Salvador e da alcuni Paesi africani, Trump avrebbe risposto: "Perché gli Stati Uniti dovrebbero avere tutta questa gente che arriva da questi Paesi-cesso (shithole countries)". Il Tycoon, dopo le indiscrezioni, aveva negato l’accaduto su twitter, scrivendo: "Non ho usato quel linguaggio". Ma l'Onu, intanto, aveva criticato Trump: "Non c’è un’altra parola da usare se non ‘razzista’", aveva detto il portavoce dell’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Intanto, il 14 gennaio, è arrivata la conferma che gli Usa ripristineranno il programma di protezione dei Dreamers, gli immigrati irregolari entrati negli Stati Uniti da minorenni.

Dialogo tra Coree: "Discussioni importanti in corso"

Il Tycoon ha poi affrontato anche il tema del dialogo fra le due Coree. "Vedremo che accadrà con la Corea del Nord", ha precisato, "ci sono discussioni importanti in corso, come sapete in  particolare sulle Olimpiadi. Molte cose possono succedere".

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