Principe saudita Alwaleed è stato trasferito in carcere

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Il principe Alwaleed bin Talal (Foto Getty Images)

Secondo i media, l'uomo più ricco del Paese si rifiuta di pagare a Riad un miliardo di dollari e di cedere allo Stato il controllo di alcune società. Il miliardario è stato arrestato a novembre, insieme a ministri ed ex ministri, durante la retata voluta dal re Salman

Il principe Alwaleed bin Talal, l'uomo più ricco d'Arabia Saudita, è stato trasferito in carcere all'inizio di questa settimana dopo il suo arresto, lo scorso 5 novembre, nell'ambito dell'operazione anti-corruzione voluta dal re Mohammed Salman. La notizia è riportata dal tabloid britannico Daily Mail e dalla tv americana Cnbc che riprendono un articolo pubblicato su un sito di news in lingua araba.

Le richieste del re

Secondo i media il principe, detenuto da novembre a oggi all’Hotel Ritz-Carlton, si starebbe rifiutando di pagare a Riad un miliardo di dollari e sarebbe ora nel carcere di massima sicurezza Al Ha'ir, circa 40 chilometri a sud della capitale. Considerato uno degli uomini d'affari più facoltosi del Paese, è il proprietario della società di investimento Kingdom Holding, che ha partecipazioni nell'impero News Corp di Rupert Murdoch e in Twitter. E, secondo i media, oltre al denaro il re avrebbe chiesto al principe anche di trasferire allo Stato il controllo di alcune sua società di investimento, cosa che il miliardario, il cui patrimonio è stimato in circa 18 miliardi di dollari, si rifiuta di fare.

La retata e gli arresti

Nella retata dello scorso 5 novembre erano stati arrestati undici principi, quattro ministri, tra cui quello delle Finanze, Ibrahim al Assaf, e decine di ex ministri. Con il principe Alwaleed bin Talal, nell'esclusivo hotel c'erano circa 200 tra facoltosi principi e alti funzionari, ma molti di questi, come il principe Miteb bin Abdullah, ex capo della Guardia Nazionale e figlio del defunto re Abdullah, avrebbero preferito pagare le somme richieste per ottenere la libertà.

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