Onu: "vergognose" dichiarazioni Trump su Paesi di origine dei migranti

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Secondo alcuni media americani, Donald Trump avrebbe dichiarato: "Perché gli Stati Uniti dovrebbero avere tutta questa gente che arriva da questi Paesi-cesso" (Getty Images)
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Rupert Colville, portavoce dell'ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha dichiarato che le parole del presidente degli Stati Uniti sono xenofobe e "vanno contro i valori universali che il mondo ha così duramente perseguito dopo la Seconda guerra mondiale"

Le dichiarazioni di Donald Trump sui migranti che provengono da Haiti, El Salvador e da alcuni Paesi africani sono "vergognose e scioccanti". Con queste parole l’Onu condanna in maniera decisa l’ultima uscita del presidente degli Stati Uniti che, durante un incontro nello Studio Ovale con alcuni membri del Congresso che gli chiedevano di riconsiderare la decisione di togliere lo status di protezione a migliaia di immigrati, avrebbe dichiarato: "Perché gli Stati Uniti dovrebbero avere tutta questa gente che arriva da questi Paesi - cesso". Secondo Rupert Colville, portavoce dell'ufficio Onu per i diritti umani, i commenti di Trump sono gravi perché potrebbero mettere in pericolo vite umane fomentando la xenofobia. 

Discriminati in base al luogo di provenienza

I commenti sui Paesi di origine dei migranti espressi del presidente degli Stati Uniti, secondo Colville, "vanno contro i valori universali che il mondo ha così duramente perseguito dopo la Seconda guerra mondiale e l'olocausto". Dichiarazioni di questo tipo, infatti, per il portavoce dell'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, "potrebbero danneggiare e distruggere la vita di molte persone" perché "legittimano a discriminare in base al luogo da cui provengono i migranti". Le parole di Donald Trump sono state riportate da alcuni media americani tra cui il Wall Street Journal, e la Casa Bianca, che non ha smentito le ricostruzioni e ha puntualizzato tramite il vice portavoce, Raj Shah: "Alcuni politici a Washington scelgono di combattere per i Paesi stranieri, ma il presidente combatterà sempre per gli americani. Come altri Paesi che hanno un sistema dell'immigrazione basato sul merito, il presidente si batte per una soluzione permanente che rafforzi il Paese dando il benvenuto a coloro che possono contribuire alla nostra società e far crescere la nostra economia".

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