Secondo la polizia le vittime sarebbero state uccise mentre cercavano di fuggire verso la parte orientale della città, riconquistata a luglio dalle forze governative. Trovati anche alcuni documenti d’identità
Una fossa comune con i cadaveri di 20 donne è stata scoperta dalla polizia durante la rimozione delle macerie nella zona ovest di Mosul, l'ex 'capitale' dell'Isis in Iraq riconquistata dalle forze governative nel luglio scorso. Un tenente colonnello delle forze dell’ordine locali ha riferito che sono stati trovati anche alcuni documenti di identità delle vittime, che sono quindi state portate all'obitorio centrale per il riconoscimento e per essere poi consegnate alle famiglie.
Vittime forse in fuga
L’ipotesi della polizia è che le donne siano state uccise dagli jihadisti dello Stato islamico, che a quel tempo controllavano la parte occidentale della città, dopo essere state bloccate mentre cercavano di fuggire verso la parte orientale, già sotto il controllo delle forze governative.