Travolto dalle accuse, Peter Martins ha annunciato il suo ritiro. Il 71enne danese è accusato da una ventina di ballerini. In una lettera di dimissioni ha negato tute le accuse. Il 9 dicembre è era autosospeso
Peter Martins lascia la direzione del New York City Ballet. Travolto da accuse di molestie sessuali, abusi fisici e verbali che risalirebbero fino al 1993, il potente leader del mondo della danza si è dimesso. Come riporta il New York Times, Martins abbandona l'incarico ma continua a respingere le accuse: "Ho negato e continuo a negare di essere stato coinvolto in tali cattive condotte", ha scritto nella sua lettera di dimissioni, mentre continua un'indagine indipendente. Intanto, le ex ballerine che hanno lavorato con il 71enne si sono divise tra chi lo difende e chi lo attacca.
Le accuse
Il 9 dicembre Martins si era autosospeso dall'incarico e dalla direzione della School of American Ballet dopo che una lettera anonima l'aveva accusato di molestie nei confronti di una giovane allieva della scuola e il board della prestigiosa istituzione aveva avviato un'inchiesta per verificare le accuse. Poi altre ballerine lo avevano accusato di comportamenti brutali. Su Martins si erano diffuse anche voci di maltrattamenti nei confronti della moglie, l'ex prima ballerina Darcy Kirstler. Tra le accuse a lui rivolte, anche quelle di bullismo e body shaming (giudizio sui chili di troppo).
Le dimissioni
Il consiglio di amministrazione dell'istituzione artistica ha appreso delle dimissioni di Martins in una conferenza stampa in cui lo stesso ha rivelato di esser stato arrestato giovedì 28 dicembre perché alla guida in stato di ebbrezza. Nella sua lettera Martins ha dichiarato che l'intero caso "ha pesato molto" su di lui e la sua famiglia e che la sua decisione mira a mettere un punto a questa condizione. Martins era legato all'istituzione dal 1967, inizialmente come primo ballerino e, dopo aver lasciato il palcoscenico nel 1983, assumendo diversi incarichi di direzione, fino a fino a diventare l'unico responsabile artistico nel 1989.
Ballerini divisi
Intanto il mondo della danza newyorkese si divide sulla difesa dell'ormai ex direttore artistico. Come riporta il New York Times, email e dichiarazioni sono giunte a Robert I. Lipp, vice presidente del City Ballet. Tra queste, c'è la lettera dell'ex ballerina Vanessa Carlton. "I ballerini tendono a non parlare. Sono preoccupata che questa reticenza venga fraintesa da lei e dai membri del consiglio", ha scritto la donna, oggi cantautrice. "Ogni singolo ex ballerino che conosco, compresa me, sarebbe devastato se Peter tornasse nel suo ufficio". Altri lo definiscono rispettoso, un punto di riferimento e attaccano chi lo accusa anche in loro nome.