New York, calo record degli omicidi: livello più basso da 60 anni

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Nel 2017 le uccisioni sono state 285, il livello più basso dagli anni Cinquanta. Negli anni Novanta erano oltre 2mila. E a diminuire sono i crimini in tutte la categorie: anche le violenze sessuali e le aggressioni, gli scippi, le rapine e i furti d'auto

La New York violenta, così com’è stata dipinta in diversi film e serie tv, sembra essere un po’ meno violenta. Il 2017, infatti, ha fatto registrare in città un calo record degli omicidi: 285, il livello più basso da oltre 60 anni. Numeri molto diversi da quelli degli anni Novanta, quando sono state 2.245 le persone assassinate nella Grande Mela.

In diminuzione tutti i crimini

E a crollare sono in generale i crimini in tutte la categorie: non solo gli omicidi, ma anche le violenze sessuali e le aggressioni, passando per gli scippi, le rapine e i furti d'auto. Sommando questi reati, in tutto negli ultimi 12 mesi si sono registrati 94.806 episodi, contro i 101.716 dello scorso anno.

Striscia positiva che dura da 27 anni

Prosegue, quindi, una striscia positiva che dura da 27 anni. Quasi un miracolo in una metropoli dove vivono 8,5 milioni di persone. In particolare, rispetto all’anno scorso l’ex capitale americana degli omicidi ha registrato un calo di circa il 13 per cento. Sono diminuiti di oltre il 20 per cento, poi, le sparatorie e di circa il 10 per cento le rapine. I crimini, fa sapere la polizia di New York, sono ai minimi dagli anni Cinquanta. Una grande soddisfazione per il sindaco Bill de Blasio, spesso accusato di essere più “morbido” nella repressione del crimine rispetto al pugno di ferro che ha caratterizzato le amministrazioni di Michael Bloomberg o, andando ancora indietro nel tempo, di Rudolph Giuliani. Ma se a New York i crimini diminuiscono, nelle piccole città – come Baltimora o Charlotte – aumentano.

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