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Brexit, sondaggio: oggi il "Remain" vincerebbe di 10 punti

Mondo

Secondo un questionario commissionato del quotidiano "The Independent", il numero dei britannici convinti di aderire all'Unione europea non è mai stato così alto. Theresa May: "Gli scettici hanno torto"

I cittadini del Regno Unito sembrano aver cambiato idea sulla Brexit. Secondo un sondaggio commissionato dal quotidiano britannico "The Independent" alla società demoscopica BMG Research, il 51% degli elettori britannici si dice ora contrario all'addio all'Ue contro il 41% che voterebbe di nuovo per il divorzio. Nonostante il distacco di 10 punti a vantaggio del "Remain", il più grande mai registrato dal referendum del 23 giugno 2016, la premier Theresa May ha spiegato di non aver alcuna intenzione di modificare i suoi piani sull'addio all'Europa.

Il sondaggio

Il sondaggio ha visto la partecipazione di 1400 persone, alle quali è stato chiesto se il Regno Unito debba restare nell’Unione Europea o abbandonarla. Il 51% si è detto favorevole al "Remain", cioè alla permanenza nell’UE, il 41%  al "Leave", cioè all'uscita, il 7% ha spiegato di non essere in grado di prendere una posizione e l’1% ha rifiutato di rispondere. Quando anche agli indecisi è stato chiesto di schierarsi, la quota dei favorevoli alla Brexit è arrivata al 44.5%, e quella degli europeisti al 55.5%, portando ad un distacco di 11 punti a favore di questi ultimi. I sondaggi dallo scorso anno hanno dimostrato un chiaro trend: i sostenitori del "Leave" hanno raggiungo il massimo dei consensi lo scorso dicembre, approvazione che è andata tuttavia diminuendo fino ad un sorpasso dei "Remain" in concomitanza con le elezioni generali. Alla luce dei risultati dell’ultimo rilevamento, il quotidiano britannico si chiede se non sia il caso di istituire un secondo referendum.

 

Theresa May: "Nessun passo indietro"

Intanto la premier britannica Theresa May ha dichiarato che nessuno la farà "deragliare" dal suo percorso sulla Brexit, e che il governo "sta provando che gli scettici hanno torto" sui negoziati con l'Unione europea. Scrivendo su due giornali domenicali, il "Sunday Telegraph" e il "Sunday Express", la premier ha garantito che riuscirà ad ottenere un accordo "ambizioso" con i partner europei, che hanno dato il via libera all'inizio della fase due dei negoziati, dedicata prevalentemente agli aspetti commerciali. "Inizieremo a costruire una nuova, profonda e speciale relazione con l’Ue, e non ci sono limiti alla nostra ambizione e creatività" ha spiegato il primo ministro britannico, sottolineando che nonostante "le sciocchezze" il governo "sta portando avanti il lavoro". L’accordo tra Unione Europea e Regno Unito, siglato l’8 dicembre, prevede un periodo di transizione della Brexit di circa due anni. Durante questa fase, il Regno Unito non prenderà parte alle istituzioni Ue e non avrà potere di voto, ma sarà soggetto alle leggi europee e agli impegni finanziari preesistenti.

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