Dopo 139 giorni nello Spazio, l'astronauta italiano ha concluso la missione iniziata il 28 luglio. Ripercorriamo il periodo a bordo della Iss
di Marta Meli
60 anni e non sentirli. 60 anni da space cowboy. 139 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, un viaggio intorno al mondo alla velocità di oltre 27 mila chilometri orari. 2224 orbite compiute intorno alla Terra. Ogni giorno, 16 albe e 16 tramonti, per un totale di 35584 viste mozzafiato. Missione Vita: i numeri arrivano dall’Agenzia spaziale Italiana, che firma la spedizione del veterano Paolo Nespoli, astronauta dell’ESA per la terza volta nello spazio. Il simbolo è quello del Terzo Paradiso dell’artista italiano Michelangelo Pistoletto, 4 concetti racchiusi in un logo: VITALITA’, INNOVAZIONE, TECNOLOGIA, ABILITA’. VITA è L’acronimo delle parole che hanno contraddistinto la missione dell’astronauta lombardo.
Oltre 200 gli esperimenti di scienza della vita portati a termine a bordo del laboratorio spaziale permanente, avamposto dell’uomo nello spazio. “Un posto dove si fanno cose fuori dal mondo - ha spiegato Nespoli – ormai completato nella sua costruzione e zeppo di apparecchiature dal pavimento al soffitto”. Dieci gli esperimenti targati ASI, realizzati in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani. Lavorando a future missioni nello spazio oltre l’orbita bassa. E sognando Marte. “Chiedermi se vorrei andarci, è come offrire un gelato a un bambino in piena estate” spiega Nespoli parlando per l’ultima volta dallo spazio. Rivedere la moglie e i due figli, risentire il sole che ti scalda e gli odori della natura. Questi i “desideri terrestri” dell’italiano che ha passato più giorni nello spazio, 314, sommando le tre permanenze in orbita. E poi poter uscire con gli amici e mangiare una pizza migliore di quella che si è preparato con i suoi compagni d’avventura a bordo della ISS,
grazie agli ingredienti spediti apposta dalla NASA.
Per il veterano Nespoli la stazione spaziale internazionale è un posto dove non si finisce mai di imparare. “Tutti dovrebbero venire quassù per capire il nostro impatto sul Pianeta e diventare così dei terrestri migliori”. Un concetto che l’astronauta italiano ha cercato di trasmettere anche suoi moltissimi
collegamenti dallo spazio con le scuole. Per numero di contatti radio effettuati,
Paolo Nespoli è un recordman anche in questo.