A capo di un movimento di opposizione in Ucraina, è accusato di far parte di un'organizzazione criminale e di aver ricevuto denaro dal deposto presidente Yanukovych, attualmente in esilio in Russia, per organizzare un colpo di stato
L'ex presidente della Georgia e figura di spicco dell'opposizione ucraina, Mikhail Saakashvili, è stato arrestato a Kiev, pochi giorni dopo un primo tentativo di arresto ostacolato da una folla di sostenitori del politico che era riuscito a sfuggire alla polizia. L'arresto è stato confermato dal procuratore generale ucraino, Yuriy Lutsenko su Facebook.
Fermato a Kiev
Le forze speciali hanno fermato il 49enne esponente dell'opposizione ucraina nel centro della capitale e lo hanno trasferito in un centro di detenzione, ha fatto sapere Lutsenko. Dopo il mancato arresto di pochi giorni fa, Saakashvili aveva guidato una marcia di protesta per chiedere le dimissioni di Petro Proshenko. Saakashvili è accusato di dare appoggio a un'organizzazione criminale e di aver ricevuto denaro dal deposto presidente ucraino Viktor Yanukovych, attualmente in esilio in Russia, per organizzare un colpo di Stato.
Il primo tentativo di arresto
Il 5 dicembre, i servizi segreti ucraini avevano perquisito l’abitazione di Saakashvili che era salito sul tetto della palazzina dove si trovava e aveva minacciato il suicidio. L’uomo era stato poi fermato dalle forze dell'ordine anche se successivamente, durante i tafferugli, i sostenitori del politico erano riusciti a tirarlo fuori dalla camionetta dove era detenuto. Saakashvili, a cui Poroshenko aveva tolto la cittadinanza ucraina mentre si trovava all’estero, era rientrato nel Paese a settembre, passando per la Polonia e scortato da centinaia di sostenitori che si erano aperti un varco tra le guardie di frontiera.