Giochi olimpici invernali, Cio sospende Russia: atleti senza bandiera

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La decisione riguarda le Olimpiadi di PyeongChang e arriva dopo lo scandalo antidoping. Gli sportivi "puliti" potranno partecipare sotto la bandiera olimpica con divisa neutrale

Il Cio ha sospeso il Comitato olimpico russo ed ha deciso che solo singoli atleti "puliti" potranno partecipare, su invito, ai Giochi invernali di PyeongChang 2018 sotto la bandiera olimpica. Ai funzionari governativi del paese sarà vietato partecipare ai Giochi, e la bandiera russa non sarà esposta alla cerimonia di apertura e non suonerà l'inno. 

La decisione della "sospensione con effetto immediato" è stata presa dal comitato esecutivo del Cio, riunito a Losanna, dopo avere esaminato i risultati della commissione guidata dall'ex presidente della Svizzera, Samuel Schmid, sulla manipolazione sistematica del sistema antidoping in Russia.

I singoli atleti "puliti" gareggeranno sotto la bandiera neutrale

Questi atleti invitati parteciperanno, sia in gare individuali o di squadra, sotto il nome di "Atleta Olimpico dalla Russia" e gareggeranno sotto la bandiera olimpica con divisa neutrale e con l'inno olimpico. Il comitato esecutivo del Cio ha poi deciso che "non sarà accreditato alcun funzionario del ministero dello sport russo e che saranno esclusi da qualsiasi partecipazione a tutti i futuri Giochi l'allora ministro dello sport, Vitaly Mutko, e il suo allora vice ministro, signor Yuri Nagornykh".

Vicepresidente Camera Russia: decisione inaccettabile

La politica russa sta reagendo con una posizione più o meno comune alla decisione del Cio di bandire la Russia dalle Olimpiadi invernali in Corea del Sud e concedere la partecipazione solo gli atleti "puliti" ma sotto bandiera neutrale: è nammissibile. Ha parlato in questi termini, per esempio, il vice presidente della Duma di Stato, Piotr Tolstoy, secondo il quale andare ai Giochi senza bandiera ed inno "è inaccettabile, perchè la Russia non è solo una grande potenza politica, ma anche sportiva". 

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