Usa, il direttore d'orchestra James Levine accusato di molestie
MondoLo rivela il New York Post citando la denuncia di una presunta vittima fatta alla polizia nel 2016. Secondo quanto riportato dal quotidiano, tra gli anni Ottanta e Novanta Levine avrebbe ripetutamente abusato di un 15enne
Un'altra pesante accusa di molestie sessuali ha colpito lo showbiz statunitense. Questa volta è James Levine, famosissimo direttore d'orchestra della Metropolitan Opera (Met), ad essere accusato di aver molestato ripetutamente un giovane di 15 anni, portandolo, secondo quanto denunciato dalla vittima, sull'orlo del suicidio. A dare la notizia è il “New York Post” che precisa come i fatti risalirebbero a un periodo compreso tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, quando Levine dirigeva il Ravinia Music Festival fuori Chicago.
La denuncia nel 2016
Secondo quanto svelato dal giornale newyorkese, la denuncia della vittima nei confronti del maestro, oggi 74enne, sarebbe stata sporta nell'ottobre del 2016. Agli inquirenti il giovane avrebbe raccontato i dettagli delle presunte molestie messe in atto da Levine trent'anni prima. Sempre nel 2016, la presunta vittima avrebbe inoltre informato un ex membro del direttivo della Met Opera riguardo ai presunti abusi ricevuti dal maestro, ma nonostante le voci fossero arrivate fino a uno dei dirigenti generali del teatro, Levine non è stato rimosso dalla sua carica. Ora Levine, ritiratosi dalla carriera, è direttore emerito della Met Opera e lo scorso sabato ha diretto il “Requiem” di Verdi al Lincoln Center.
“Mi ha quasi portato al suicidio”
La denuncia sporta nel 2016 dalla presunta vittima è arrivata nove anni dopo la prescrizione legale dei termini entro cui era possibile procedere per una possibile accusa di violenza sessuale su minorenne in Illinois. Ma il dipartimento di polizia di Lake Forset ha comunque proceduto alle indagini presentando le sue conclusioni su Levine al Procuratore di Stato della contea di Lake. “Ho iniziato a vedere un uomo di 41 anni quando avevo 15 anni senza capire veramente che lo stavo davvero frequentando”, ha dichiarato la presunta vittima in un esposto scritto alla polizia, citato dal Post. Secondo l'uomo, Levine “ha quasi distrutto la mia famiglia e mi ha quasi portato al suicidio. Mi sentivo solo e spaventato. Stava cercando di sedurmi. Non potevo vederlo. Ora posso”. L'uomo, mai nominato dal Post, avrebbe inoltre aggiunto che Levine avrebbe pagato 50mila dollari nel corso degli anni per non fare uscire fuori la storia.
L'indagine del Met
Intanto Peter Gelb, general manager della Met Opera, ha diramato un documento, ripreso dal New York Times, in cui rende noto che era già consapevole delle accuse e che procederà a un'indagine interna nei confronti di Levine. "La prima volta che questi fatti sono stati posti all'attenzione del Met – ha detto Gelb – è stato quando è stata aperta l'indagine della polizia dell'Illinois, nell'ottobre 2016”. "All'epoca – ricorda Gelb – Jim (Levin) disse che le accuse erano completamente false, e non sentimmo nulla di più dalla polizia. Ora – ha concluso il manager – Abbiamo bisogno di determinare se queste accuse sono vere e, se lo sono, prendere le misure appropriate. Ora condurremo la nostra indagine con risorse esterne”.
Chi è James Levine
James Levine è uno dei più grandi direttori d'orchestra al mondo. Ha iniziato la sua carriera, giovane prodigio, come pianista, debuttando alla Metropolitan Opera nel 1971 all'età di 28 anni. Da lì una scalata interna come direttore d'orchestra che lo portò alla direzione ufficiale del Met nel 1976, fino al 2016. Nel 2015 il contratto stipulato con il Met fu di 1,8 milioni di dollari. Levine ha ricevuto 37 nomination ai Grammy Award, vincendoli per ben 10 volte. Nel 2002 è stato premiato con il Kennedy Center Honor insieme a Elizabeth Taylor, Paul Simon, James Earl Jones e Chita Rivera.