Disse "un dovere stupro donne in jeans", condannato avvocato egiziano
MondoNabih al-Wahsh dovrà pagare anche una multa di quasi 1000 euro per la dichiarazione choc rilasciata in tv lo scorso 19 ottobre
Un tribunale del Cairo ha condannato a tre anni di reclusione l'avvocato conservatore egiziano Nabih al-Wahsh, che definì in televisione "un dovere nazionale" violentare le donne che indossano pantaloni provocanti. Il legale dovrà pagare anche un’ammenda di 20mila lire egiziane (poco meno di mille euro) per le sue esternazioni. L’uomo è accusato di “incitamento a commettere stupro nei confronti delle donne” e di aver "fatto dichiarazioni che causano danno all'interesse e alla pace pubblica".
La dichiarazione choc
Nabih al-Wahsh si era espresso a favore dello stupro non legalizzato, ma obbligatorio, durante un dibattito tv il 19 ottobre: "Considero un dovere patriottico quando vedo una ragazza camminare mostrando la metà del suo posteriore, stuprarla", affermò. Interrogato il 22 novembre scorso, l'avvocato confermò le sue dichiarazioni, spiegando che voleva "avvertire le donne" perché evitassero di portare tali abiti. La condanna contro Nabih al-Wahsh è stata pronunciata in contumacia, poiché l'avvocato, libero dietro cauzione, non ha voluto assistere all'udienza.
La situazione in Egitto
La dichiarazione di Nabih al-Wahsh in tv lo scorso ottobre sollevò immediate proteste delle associazioni di donne non solo egiziane, inserendosi nel contesto internazionale legato alla mobilitazione contro le molestie sessuali. Sulla vicenda ha avuto molto rilievo la dichiarazione dell'attrice tunisina Hend Sabry, secondo la quale "il fenomeno della molestia è diffuso nelle istituzioni artistiche arabe e nelle attività delle organizzazioni di difesa dei diritti umani, senza che questo 'spettini i capelli' sulla testa dei responsabili arabi". Per le Nazioni unite, due donne su tre in Egitto subiscono violenze quotidianamente in casa o al lavoro. Un sondaggio del 2013 aveva inoltre rivelato che il 99% delle donne aveva subito molestie sessuali nel Paese.