Trump twitta video anti-islam di militanti Gb. Media: istiga violenza

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(Foto Getty Images)

Il presidente Usa ha rilanciato tre filmati realizzati dal gruppo di estrema destra Britain First e diffusi dalla vice leader Jayda Fransen. Downing Street: “Ha sbagliato”. La replice della Casa Bianca: “Voleva sottolineare la necessità di confini forti”

Ha provocato sconcerto nei media britannici la decisione di Donald Trump di ritwittare, e quindi rilanciare sui social, tre video anti-islamici realizzati da militanti di Britain First, un gruppo dell'estrema destra del Regno Unito, e diffusi dalla vice leader del movimento Jayda Fransen. Secondo la Bbc, si tratta di filmati che istigano alla violenza. Downing Street prende le distanze, mentre i labouristi chiedono che sia annullata la visita di Stato del tycoon a Londra. "L'obiettivo del presidente era quello di sottolineare la necessità di confini forti e di una sicurezza nazionale efficace - ha replicato portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders - La minaccia è reale e il presidente è concentrato su questo".

I video

Nel primo dei tre video, intitolato “Un migrante musulmano picchia un ragazzo olandese sulle stampelle”, si vede un giovane dai capelli scuri che va incontro ad un ragazzo biondo in stampelle in un parco. Prima lo abbraccia e poi all'improvviso comincia a prenderlo a calci e pugni. Nel secondo filmato, “Un musulmano distrugge la statua della Vergine Maria!”, un uomo dalla barba lunga e nera, tunica e copricapo tipicamente arabo, prende una statua della Madonna e la getta a terra con violenza. Accanto, un altro uomo con le stesse fattezze ride. Nell'ultimo video, “Bulli islamici spingono un ragazzino sul tetto di un palazzo e lo picchiano fino ad ucciderlo”, si sentono le urla della vittima, circondata da uomini con il volto coperto. Uno di loro sventola una bandiera nera che potrebbe essere quella dell'Isise, alla fine, il ragazzo viene spinto giù dal tetto.

Le reazioni e la nota di Downing Street

Durissima la reazione dell’opposizione laburista britannica, che è tornata a chiedere che il governo conservatore di Theresa May revochi l'invito rivolto a Donald Trump a compiere una visita di Stato a Londra: viaggio rimasto in questi mesi in sospeso, sullo sfondo di precedenti polemiche, ma che Downing Street ha comunque sempre confermato. Jeremy Corbyn, leader dei laburisti, ha scritto su Twitter: "Spero che il governo condanni Donald Trump per aver ritwittato i messaggi dell'estrema destra. Essi sono abominevoli, pericolosi e minacciano la nostra società".

"Donald Trump non è benvenuto nel mio Paese e nella mia città", ha twittato invece David Lammy, deputato londinese del Labour, seguito dal compagno di partito Chuka Umunna secondo cui “il nostro governo deve ritirare l'invito".
Da Downing Street nel pomeriggio è arrivata una nota, diramata dal gabinetto della premier, nella quale si prendono le distanze da Donald Trump e viene apertamente definita "sbagliata" la scelta del presidente di ritwittare i video.

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