La forte scossa, di magnitudo 7.2, avvenuta poco dopo le 21 (le 19 in Italia) ha avuto epicentro in territorio iracheno. È stata avvertita da Israele al Pakistan. Farnesina al lavoro per verificare la presenza di italiani
Il bilancio sale di ora in ora ed è drammatico. Oltre 400 persone sono morte in Iran, 6 in Iraq, nel terremoto che ieri sera, poco dopo le 21 ora locale, ha colpito l'area al confine tra i due Paesi. I feriti sarebbero migliaia, di cui centinaia in Iran (FOTO). Sono i numeri forniti in serata dall'agenzia semi-ufficiale iraniana Tasnim. Fonti ufficiali spiegano che la maggior parte delle vittime si registrano in Iran. Oltre la metà nella città di Sarpol-e Zahab, a maggioranza curda, nella provincia di Kermanshah.
La scossa, avvertita da Israele al Pakistan
La forte scossa, di magnitudo 7.2, ha avuto epicentro in territorio iracheno, nella provincia curda di Sulaymaniyya, a una profondità di quasi 40 km. Così violenta da essere avvertita in tutta la regione, da Israele fino al Pakistan, passando per la Turchia, gli Emirati Arabi uniti, il Kuwait, il Libano. Subito dopo la scossa, i social network di tutti questi Paesi sono stati invasi da video con scene di panico, con la gente che si è riversata nelle strade in preda al terrore.
Farnesina al lavoro per verificare la presenza di italiani
L'Unità di crisi della Farnesina è sin dai primi momenti al lavoro per verificare l'eventuale presenza di italiani nell'area. Su Twitter si "ricorda il numero della sala operativa dell'Unità di crisi, attiva h24: +390636225", per raccogliere segnalazioni e richieste di assistenza da parte di eventuali connazionali coinvolti. Quattordici le province iraniane colpite dal sisma. La corrente elettrica è saltata nelle città di Mehran e Ilam, nell'ovest dell'Iran, 35 le squadre di soccorritori al lavoro. Tra le cittadine più colpite quella di Ghasr-e Shirin, appena al di là del confine con l'Iraq, dove si sono registrate le prime vittime.