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Oms revoca la nomina di Mugabe ad ambasciatore di buona volontà

Mondo
Robert Mugabe, eletto per la settima volta consecutiva in Zimbabwe, è il più anziano capo di Stato al mondo (Getty Images)

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha tolto l'incarico al presidente dello Zimbabwe ad una settimana dall'annuncio, che aveva suscitato non poche polemiche

Dopo le polemiche, il dietrofront. Il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ci ripensa e ritira la nomina del presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe ad "ambasciatore di buona volontà".

Una nomina contestata

La scelta dell'Organizzazione mondiale della sanità era stata annunciata durante la Conferenza mondiale sulle malattie croniche non trasmissibili tenutasi in Uruguay la settimana scorsa e aveva generato non poche preoccupazioni in quanto l'anziano dittatore è stato uno degli artefici dello sgretolamento dell'economia e del sistema sanitario del suo Paese. Lo Zimbabwe oggi è lo Stato del mondo con il più alto tasso di mortalità infantile e l'aspettativa di vita più bassa.  

La revoca del mandato

Ora il passo indietro, annunciato anche via Twitter dall'etiope Ghebreyesus: "Ho ascoltato con attenzione tutti coloro che hanno espresso le loro preoccupazioni – si legge nella nota del direttore generale, primo africano a ricoprire la carica – ho anche consultato il governo dello Zimbabwe e abbiamo concluso che questa decisione è nel migliore interesse dell'Oms". Ringraziando tutti quelli che hanno condiviso i loro pensieri sulla vicenda, Ghebreyesus dice di rimanere "fermamente impegnato a lavorare con tutti i Paesi e i loro dirigenti per assicurare che ognuno abbia accesso all'assistenza sanitaria di cui ha bisogno. Dobbiamo costruire ponti che ci riuniscono e ci aiutano a progredire nella nostra ricerca per ottenere una copertura sanitaria universale".

Chi è Robert Mugabe

E proprio la sanità è uno dei punti deboli dello Zimbabwe, Paese alla cui guida dal 1980 (prima come premier, poi come presidente) c'è proprio Mugabe, da poco rieletto per il settimo mandato consecutivo. Con i suoi 93 anni compiuti lo scorso 21 febbraio è il più anziano capo di Stato del mondo. Oggetto di sanzioni imposte dagli Stati Uniti a causa delle violazioni del suo governo nel campo dei diritti umani, Mugabe è criticato nel suo Paese per essersi recato all’estero per curarsi o per aver festeggiato in maniera sfarzosa il suo compleanno, mentre l’economia dello Zimbabwe continuava a sprofondare.

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