"Se prosegue la repressione e l'assenza di dialogo il Parlament potrà procedere a votare la dichiarazione formale di indipendenza" ha scritto il presidente catalano al governo spagnolo. IL TESTO - LA RISPOSTA
Puidgment: indipendenza se repressione
Fermare la repressione e aprire il dialogo era stata invece la richiesta del presidente della Catalogna. In una lunga lettera inviata a Rajoy allo scadere dell'ultimatum, il 'president' riconosce implicitamente di non aver dichiarato l'indipendenza, insiste nel chiedere il negoziato e rimprovera Madrid per gli arresti dei due leader indipendentisti, Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. Di seguito il testo della lettera.
La lettera di Puidgmont
"Il popolo della Catalogna, il primo ottobre, ha deciso l'indipendenza in un referendum con l'avvallo di una elevata percentuale di elettori. Una percentuale superiore a quella che ha permesso al Regno Unito di cominciare il processo della Brexit e con un numero di catalani superiore a quello che voto' l'Estatut d'Autonomia de Catalunya.
Il 10 ottobre, il Parlament ha tenuto una sessione con l'obiettivo di rendere effettivo il risultato del referendum e i suoi effetti e dove ha proposto di lasciare in sospeso gli effetti di quel mandato popolare. Lo ha fatto per propiziare il dialogo a cui in maniera ripetuta ci hanno esortato ad arrivare, voi e noi, istituzioni e dirigenti politici e sociali di tutta Europa e il resto del mondo. In questo senso, nella mia lettera di lunedì, le ho proposto di celebrare una riunione che ancora non c'è stata. Allo stesso modo, è stata anche disattesa la richiesta di fermare la repressione. Al contrario (la repressione) è aumentata e ha comportato l'arresto del presidente dell'Omnium Cultral e del presidente dell'Assemblea Nazionale Catalana, organismi di riconosciuto impegno civile, pacifico e democratico.
Questa sospensione (della dichiarazione d'indipendenza, ndr) continua ad essere vigente. La decisione di applicare l'articolo 155 spetta al governo dello Stato, previa autorizzazione del Senato. Nonostante tutti questi sforzi, e la nostra volontà di dialogo, che l'unica risposta sia la sospensione dell'autonomia, indica che non si è coscienti del problema e che non si vuole parlare. Se il governo dello Stato persiste nell'impedire il dialogo e continuare la repressione, il Parlament della Catalogna potrebbe procedere, se lo ritiene opportuno, a votare la dichiarazione formale dell'indipendenza che non ha votato il 10 ottobre. Con rispetto, Carles Puigdemont".