Giornalista uccisa a Malta, il figlio: “Questo è uno stato mafioso”

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Daphne Galizia

Daphne Galizia Caruana è morta nel pomeriggio di lunedì dopo l’esplosione dell'auto su cui si trovava. Il figlio accusa il governo maltese: "L'avete uccisa voi, Muscat è un clown". Nel frattempo arrivano le reazioni dall’Europa che manifesta solidarietà alla famiglia

Dopo l’omicidio della giornalista investigativa maltese Daphne Galizia Caruana, arrivano le parole del figlio Matthew. In un post su Facebook, accusa il governo maltese: "L'avete uccisa voi". "Mia madre - continua -è stata assassinata perché era per lo Stato di diritto contro chi vuole violarlo. Ecco dove siamo: in uno stato mafioso dove puoi cambiare gender sulla carta di identità ma vieni ridotto in pezzi se eserciti le tue libertà". Poi, riferendosi al primo ministro Joseph Muscat, aggiunge: "Mentre quel clown parlava in Parlamento di una cronista che ha demonizzato per un decennio, un sergente di polizia ha scritto su Facebook: 'Ognuno ha quello che si merita, letame di mucca'". Il premier, attacca ancora, "ha riempito il suo ufficio di corrotti, la polizia di corrotti e imbecilli e i tribunali di corrotti e incompetenti".

Commissione Europea: "Tragedia su cui bisogna investigare"

Nel frattempo, non s’è fatta attendere la solidarietà da parte della Commissione Europea che si dichiara "orripilata per l'attacco" in cui ha perso la vita la giornalista, definita come "la pioniera del giornalismo investigativo maltese". A riferirlo è il portavoce, Margaritis Schinas, specificando che anche il presidente Jean Claude Juncker ed il collegio dei Commissari "condannano nel modo più forte possibile l'attacco e chiedono che giustizia sia fatta". L’omicidio, ha aggiunto Schinas, "è una tragedia su cui si deve investigare" ma, prosegue, "non è utile che interveniamo" perché il "gravissimo attentato è una questione che appartiene all'autorità giudiziaria maltese". Malta che, come ha ricordato il portavoce della Commissione, "ha già chiesto assistenza internazionale". Lo stesso Schinas ha poi aggiunto che "il diritto di un giornalista di fare inchieste, di porre domande scomode e di renderne conto è al cuore dei nostri valori e deve essere garantito in qualsiasi momento". Inoltre, è stato annunciato che giovedì prossimo, prima dell'inizio del vertice europeo, Jean Claude Juncker incontrerà il nuovo leader del Partito Nazionalista (affiliato al Ppe) di opposizione al governo laburista di Joseph Muscat, non precisando se l'incontro ha legami con l'assassinio della giornalista.

La solidarietà dell’Europa

Vicinanza alla famiglia della giornalista anche da parte di Sandro Gozi, sottosegretario italiano agli Affari Europei: "Siamo vicini alla famiglia della vittima. Una vasta indagine di esperti è stata mobilitata per far luce su questo orribile fatto. La nostra solidarietà e il nostro supporto vanno alle autorità maltesi come abbiamo fatto sapere al primo ministro Joseph Muscat". Dello stesso avviso anche il viceministro estone agli Affari europei e rappresentante della presidenza estone dell’Unione Europea: "Condanno fortemente l'omicidio della giornalista a Malta. Si tratta di un attacco inaccettabile alla libertà di parola e alla democrazia. Gli autori devono essere perseguiti. Questo sentimento è stato condiviso da tutti ma sta alla Commissione europea, se lo dovesse ritenere, attivare meccanismi sul rispetto dello stato di diritto”, ha affermato.

Antimafia italiana a Malta

Lunedì 23 e martedì 24 ottobre è prevista a Malta la visita della commissione Antimafia, presieduta da Rosy Bindi: era stata programmata mesi fa ma diventa ora particolarmente significativa. L'iniziativa rientra nell'ambito delle missioni internazionali svolte già dalla Commissione sul tema del riciclaggio del denaro sporco in Canada, a San Marino e recentemente anche in Olanda. "L'attentato assume un aspetto molto grave e molto triste e potrebbe non essere una semplice coincidenza temporale con l'arrivo della Commissione antimafia italiana: l'autobomba è stato il 'benvenuto' per chiudere la bocca a Daphne Galizia Caruana", commenta il senatore M5S Mario Michele Giarrusso, che farà parte, con la collega M5S Giulia Sarti, della delegazione. "La missione è drammaticamente di attualità, incontreremo magistrati ed esponenti della Commissione giustizia. Il tentativo è armonizzare le legislazioni europee con strumenti come la cooperazione internazionale", aggiunge il deputato Pd Marco Di Lello, segretario della Commissione parlamentare Antiamafia.

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